Green Pass, la piazza di Bologna attacca Landini: “non è qui a difendere i lavoratori, è troppo impegnato a dare dei fascisti a tutti”

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Proteste contro il Green Pass in piazza a Bologna: nel mirino anche il segretario Cgil Maurizio Landini, non presente al fianco dei lavoratori

Non vedo Maurizio Landini con noi in piazza a difendere diritti dei lavoratori, evidentemente è troppo impegnato a dare dei fascisti a tutti“, afferma al microfono un portavoce del comitato Emilia-Romagna costituzionale dalla manifestazione contro il Green pass che si sta svolgendo in piazza Maggiore a Bologna. Invece, “il nostro è un movimento che ripudia ogni forma di totalitarismo passato, presente e futuro“, continua l’intervento, secondo quanto riportato dall’Agenzia Dire. Al nome del segretario della Cgil, da un megafono qualcuno risponde con il coro “Landini boia“. L’applauso più fragoroso parte quando dal microfono viene espressa “solidarietà ai portuali di Trieste“, seguita dell’invito a “cacciare il Green pass in gola a chi vuole imporcelo” perché quello di oggi “è il giorno più infame della storia della Repubblica italiana“. Mentre si susseguono gli interventi al microfono, i manifestanti occupano una metà o poco più del Crescentone di piazza Maggiore. Ai margini della piazza si vede qualche volto noto della Cgil, interessato a capire i movimenti dei “no Green pass” visto che la sede della Camera del lavoro non è molto distante da piazza Maggiore.

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