Manifestazioni No Green Pass, il vicequestore Schilirò: “siano puniti i poliziotti che hanno picchiato i manifestanti civili, questi gesti non passino sotto silenzio”

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La poliziotta ha spiegato perché non ha preso parte alle proteste di sabato: “sapevo che avrebbero aderito anche soggetti con cui niente ho in comune”

Hanno fatto il giro delle Tv le immagini delle proteste dei No Green Pass che hanno riempito le strade di Roma per manifestare l’estensione dell’obbligo ai lavoratori del pubblico e del privato. Parallelamente alle violenze che si sono verificate presso la sede della Cigl, guidate da organizzatori fascisti, cortei di gente civile e pacifica si sono tenuti in piazza del Popolo e nelle vie limitrofe. Un momento della giornata che non ha avuto la stessa risonanza mediatica, ma che avrebbe meritato maggiore attenzione. Anche all’interno di queste manifestazioni ci sono stati momenti di tensione, con la polizia che lanciato bombe carta e lacrimogeni verso i presenti, arrivando a caricare in alcuni casi. “Sia chiaro una volta per tutte. Come cittadina e come sindacalista, chiedo l’immediata punizione dei poliziotti che hanno picchiato i manifestanti senza alcuna provocazione! L’ho scritto molte volte. La violenza è inammissibile da qualsiasi parte provenga”. E’ quanto afferma il vicequestore di Roma, Nunzia Alessandra Schilirò, una volta venuta a conoscenza dell’azione sbagliata di una parte delle forze dell’ordine.

“All’inizio, per buona fede, sono stata ingannata, ma poi ho visto alcuni filmati dove si evince un riprovevole comportamento di alcuni poliziotti! È buffo come io sia perseguita e quasi arsa sul rogo per aver manifestato pubblicamente e libera dal servizio il mio pensiero, invece, passa sotto silenzio chi picchia un cittadino. Come mai nessun giornale o televisione mainstream ha trasmesso quelle scene? Viva la libertà!”, prosegue Schilirò che in questi giorni è stata nominata dirigente nazionale per le Pari Opportunità del sindacato di Polizia Cosap. Il vicequestore, infine, spiega il motivo per cui ha scelto di non partecipare alle manifestazioni di sabato: “io avevo consigliato la manifestazione del 25 settembre, proprio perché avevo saputo che a quella del 9 avrebbero aderito anche soggetti con cui niente ho in comune! Avevo raccomandato a tutti gli amici e colleghi di allontanarsi al primo segnale di provocazione e di stare molto in guardia, perché era probabile la presenza di gruppi, che nulla avevano a che vedere con lo spirito pacifico che animava la manifestazione. Temevo che le tante persone oneste presenti in piazza fossero strumentalizzate da chi utilizza metodi che io non condivido. Ciò non toglie che chi ha usato violenza debba esserne chiamato a rispondere, come ho già ripetuto”.

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