In alto mare la coalizione del Centro/Sinistra a causa di veti incrociati tra Conte, Renzi e Calenda
Alle elezioni comunali erano alleati in tantissimi posti, mentre in altri, vedi il caso di Roma, erano alternativi. Sta di fatto che Renzi, Calenda e Conte, che ricordiamo sostengono il governo Draghi, non si tollerano a vicenda. E’ notorio l'”antipatia” di Calenda nei confronti dei grillini o di Italia Viva contro l’ex premier. Dalle dichiarazioni di questi giorni il grande sogno di Enrico Letta e del Partito Democratico di creare un “Nuovo e grande Ulivo”, visti i presupposti, rischia di rimanere solo un qualcosa di utopistico. Calenda va giù duro: “non mi convince l’alleanza con il Movimento 5 Stelle. Conte? Un campione di qualunquismo e trasformismo. Non gli ho mai sentito fare un ragionamento interessante”. Conte durante l’incontro con i parlamentari pentastellati è stato chiaro: “a Calenda gli diciamo: forse non ti sei accorto che nessuno di noi si è mai dichiarato disponibile ad averti come alleato”. E poi, contro Matteo Renzi, nemmeno citato con nome e cognome: “Non abbiamo nulla a che vedere con persone che, accecate dall’egolatria e dall’odio politico, sono andati in tv a parlare male del nostro Paese durante la pandemia”. Bisogna, tuttavia, sottolineare, che i grillini avevano rifiutato un’alleanza con la Lega o con il Pd ma successivamente sono tornati sui loro passi, quindi, al di là, delle dichiarazioni bisogna poi capire se dal “dire” si passi al “fare”. Matteo Renzi pensa, invece, ad un’alleanza strategica anche con Forza Italia, se tutta o parte di essa si “allontana” dagli alleati sovranisti. Della scorsa settimana un pranzo con Gianfranco Miccichè, potente capo forzista siciliano, il quale preannuncia come “presto l’ex premier passerà nel Centro/Destra”. Probabilmente, Miccichè estremizza il concetto, sta di fatto che il leader di Italia Viva non pensa al “Grande Ulivo” ma ad un “Grande Centro” senza il Movimento di Conte. Insomma, per il Centro/Sinistra si fa dura e sin da subito Enrico Letta si deve adoperare a trovare soluzioni altrimenti la vittoria di questa tornata elettorale resterà solo un caso isolato ed i sovranisti con l’apporto di Forza Italia avranno un’autostrada per le politiche del 2023.