Messina, la storia della “festa di patati”: dalle grandi tavolate da ‘zà Cuncetta alle tradizioni riprese a Sinagra

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Storia di una cultura e di una tradizione del passato: la “festa di patati” a Sinagra e le grandi tavolate, in principio, da ‘zà Cuncetta

Quando una tradizione rimane nella storia, e vuole essere ripresa proprio per ricordare un momento iconico del passato, succede quanto accaduto a Sinagra, comune di poco più di 2.500 abitanti a Messina. Stiamo parlando della “festa della patata”, più comunemente “festa di patati”. Si tratta di un evento di carattere locale, ritornato qualche anno fa a distanza di circa 40 anni. Allora, in principio, non si trattava di una vera e propria festa organizzata ma più semplicemente di quello che era ormai diventato un rito. In contrada Baronia, infatti, andava per la maggiore la coltivazione di patate di montagna dal gusto ottimale. Proprietaria di alcuni terreni era ‘zà Cuncetta, che ogni anno, dopo la raccolta di giugno, organizzava delle grandi tavolate di ringraziamento con tanto di cerimonia religiosa e pranzo, ovviamente a base di patata. Non mancavano canti, balli, musica e in generale tanto divertimento.

Una vita dopo quel “rito”, il paese di Sinagra ha deciso di riproporre quell’evento in chiave di festa vera e propria, organizzata ogni anno dalla Pro Loco. Questa festa coinvolge anche i comuni di Ficarra e Sant’Angelo di Brolo e le sue modalità sono molto simili a quelle utilizzate da ‘zà Cuncetta. Grandi tavolate, dolci tradizionali e buon vino. La giornata, solitamente una domenica, ha inizio la mattina per poi svolgersi durante tutto l’arco della stessa, fino a pranzo. Si comincia con la passeggiata in paese tra i palmenti, le antiche fontane e i ruderi della Chiesa di Santa Maria Assunta. Poi c’è la Messa e infine il lunghissimo e ricco pranzo sempre a base di patate: possono essere fritte, al forno, ad insalata. Il tutto accompagnato sempre da pane, dolci e ottimo vino. Il legame è sempre quello legato alla tradizione e alla cultura, storia di un paese e storia di un popolo. Nel ricordo di ‘zà Cuncetta.

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