No Green Pass, i portuali di Trieste proseguono con le proteste anche oggi: la notte trascorsa in tende e sacchi a pelo

StrettoWeb

Il clima nello scalo è stato quasi come quello di una festa: nella notte duecento persone hanno ballato e si sono divertite al suono di musica techno o fortemente ritmata sparato da una cassa acustica

Non si ferma la protesta dei portuali di Trieste contro l’introduzione dell’obbligo di Green Pass esteso anche al mondo del lavoro. Alla fine della prima giornata di manifestazioni, a cui si sono uniti oltre 5 mila cittadini, ciò che resta, è un tappeto di lattine di birra vuote e qualche centinaio di irriducibili davanti ai cancelli dello scalo, che ieri è stato rallentato. Pochissime navi hanno infatti raggiunto il porto triestino, le braccia di diverse gru sono rimaste a riposo. “La gente come noi non molla mai”, sono i cori intonati nella notte dai lavoratori che sono rimasti sul luogo organizzandosi con tende e sacchi a pelo. Il clima è stato quasi come quello di una festa con duecento persone che hanno ballato e si sono divertite al suono di musica techno o fortemente ritmata sparato da una cassa acustica.

All’indomani l’intenzione sembra essere ancora quella di proseguire, d’altronde i lavoratori hanno confermato di volere proseguire ad oltranza con le proteste fin quando il Governo non avrà abolito la Certificazione Verde. All’alba di questa mattina, così, erano una cinquantina i lavoratori presenti al presidio all’ingresso del Molo VII, affiancati dai singoli cittadini del movimento No green pass che hanno dormito sul posto. Il numero dei manifestanti anche questa mattina è destinato a crescere, dicono gli organizzatori: “essendo iniziato il fine settimana è probabile che molte persone verranno a darci la loro solidarietà”.

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