Trieste, il senatore No Green Pass Granato in piazza coi cittadini: “i giovani sono i più penalizzati, salviamoli da questa infame discriminazione”

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Bianca Laura Granato è entrato ieri in Senato senza esibire il Green Pass: il senatore calabrese è stato allontanato e la seduta sospesa, è tra coloro che stanno guidando la protesta nelle aule del Parlamento

“Io sono del Sud, ma mi trovo qui a Trieste e mi sento al centro del mondo. Al centro dell’Italia che ormai non è più rappresentata in quei palazzi, dove ci sono senatori che hanno espresso solidarietà, ma anche altri i quali si sono espressi in maniera incredibile, tipo Marcucci o Parrini. Evidentemente c’è gente che non crede più nel suo ruolo, ormai la funzione è quella di stare lì a eseguire gli ordini di una Oligarchia che non ha eletto nessuno ma in qualche modo sta gestendo la nostra vita in maniera criminale. Ci stanno costringendo ad avere una terapia di cui non siamo convinti”. Lo ha affermato in una diretta su Facebook il senatore Bianca Laura Granato, finita sulle pagine dei giornali per essere entrata in Senato senza prima presentare il Green Pass di cui, comunque, era in possesso. La parlamentare sta rappresentando in questo momento la voce degli italiani che sono contro la Certificazione Verde e l’obbligo esteso a tutto il mondo del lavoro. Granato oggi si è recata a Trieste, dove ha protestato insieme ai manifestanti giunti in Piazza Unità. Presente anche il senatore Gianluigi Paragone.

Inquadrando gli striscioni “La gente come noi non molla mai”, “Ridate lo sport ai ragazzi”, Granato prosegue col suo discorso: “è questo un grande tema perché i giovani, soprattutto i minori, stanno vivendo malissimo questa situazione. Non possono frequentare le palestre, non possono avere una socialità normale se non iniettandosi un farmaco di cui non si sa nulla. Ho anche una figlia in questa situazione, la cosa gravissima, ed è gravissimo se non dovesse passare il mio emendamento in Commissione Affari Costituzionali, per quanto riguarda l’opportunità scuola/lavoro, i ragazzi dovranno possedere obbligatoriamente il Green Pass per accedere nelle aziende. E’ molto grave. Dobbiamo salvare i nostri figli da questa insulsa e infame discriminazione. Mi dispiace essere stata allontana dall’aula in questi dieci giorni, perché può succedere di tutto. Sarà presentata anche la bozza conclusiva sull’Autonomia differenziata e approfittando della mia assenza potrebbero formulare un documento che andrebbe a danneggiare il Sud”.

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