Il governatore Musumeci tornare a premere sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto
“Non si pensi che sia innamorato di un ponte che possa evocare quello di Brooklyn. Non è possibile che ci vogliano un’ora e 20 minuti per percorrere poco più di tre chilometri. Non sta né in cielo né in terra. Quel collegamento non è un capriccio, ma c’è l’esigenza di completare un corridoio transeuropeo”. Lo ha detto, parlando del Ponte sullo Stretto di Messina, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, intervenendo durante il convegno “Sud e Nord insieme verso l’Europa” organizzato da Confindustria nella Stazione marittima di Napoli. La politica isolana dunque insiste sulla realizzazione dell’importante infrastruttura. Allo stesso tempo, anche il deputato Matilde Siracusano ha presentato un ordine del giorno per avere una relazione comparativa che illustrasse i tempi di realizzazione del Ponte sullo Stretto con il progetto già esistente, ovviamente aggiornato alle nuove tecnologie, e con quello a tre campate che, invece, l’esecutivo intende voler puntare. La parlamentare di Forza Italia intende rivolgere ovviamente una provocazione: l’ipotesi di un ponte a tre campate non esiste e non potrà esistere per ragioni tecniche e geologiche, come più volte spiegato da esperti e ingegneri. I nuovi studi di fattibilità indetti dal Ministro Giovannini difficilmente andranno a smentire 40 anni di ricerche avanzati ai tempi dal Cts della Società Stretto di Messina spa e risulteranno essere una mera perdita di tempo.