Proteste contro il Green Pass a Milano, Paragone si difende: “noi fascisti? Ci manca solo Squid Game…”

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Gianluigi Paragone sottolinea la natura pacifica delle proteste contro il Green Pass a Milano: il leader di Italexit fa un particolare riferimento alla famosa serie “Squid Game”

Nell’ultima puntata di “Controcorrente“, andata in onda su Rete 4 nella serata di ieri, Gianluigi Paragone ha difeso la natura pacifica delle proteste contro il Green Pass a Milano. Interrogato in merito all’intervento della polizia dalla conduttrice Veronica Gentili, il leader di Italexit ha sottolineato come alla manifestazione partecipassero diverse famiglie con bambini, immagini che non vengono trasmesse in tv.

Siamo stati caricati, vi è chiaro? Eravamo 15.000 persone in maniera pacifica. Si vuole creare tensione. Ci sono famiglie con bambini, con i passeggini. Perché non li inquadrate mai? Perché non le volete trasmettere. – ha dichiarato Paragone Vi fa comodo far vedere l’altra piazza, quella della Cgil, perché loro sono quelli belli, buoni, carini, coccolosi e petalosi mentre noi siamo quelli cattivi, con la bava alla bocca. L’unica verità è che noi siamo stati caricati. Non ci sono state trattative: con chi dovremmo trattare? Non c’è un capo. Io sono un senatore che lì va a marciare come un cittadino. Sento parlare di fascisti, di anarchici, di marziani. Fra un po’ arrivano i Peaky Blinders e quelli di Squid Game“.

Gli ultimi due riferimenti fatti da Paragone potrebbero essere suonati strani a chi non segue le rispettive serie tv. “Peaky Blinders” racconta la storia di un gruppo di criminali inglesi che a Birmingham, a cavallo fra le due Guerre, tenta la scalata al potere; “Squid Game” è una serie coreana che sta avendo uno straordinario successo a livello mondiale a causa della violenza di alcuni “giochi per bambini” ai quali dei malcapitati vengono sottoposti da un’organizzazione segreta.

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