L’avvocato Taormina svela i retroscena della protesta No Green Pass a Roma: “Lamorgese non ha fatto il suo dovere, c’era un accordo con la Digos”

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“Castellino era sottoposto a misure di prevenzione, quindi le autorità sarebbero dovute intervenire”, è il pensiero dell’avvocato Carlo Taormina

L’avvocato Carlo Taormina si schiera contro il Ministro Luciana Lamorgese per i fatti accaduti sabato scorso alle manifestazioni No Green Pass di Roma. Ospite della trasmissione Non è l’arena, in onda su La7 e condotta da Massimo Giletti, il legale dei leader di Forza Nuova, accusati dagli inquirenti di aver organizzato la protesta violenta, spiega qual è la situazione e cose è avvenuto davvero prima e dopo l’attacco alla sede della Cgil. “Castellino, come Fiore e gli altri, dalla metà di luglio scendono in piazza ogni sabato – ricorda l’avvocato a Massimo Giletti – , a Roma e in altre città d’Italia. Una polizia avveduta forse qualcosa in più questi mesi l’avrebbe potuta fare. Castellino era sottoposto a misure di prevenzione, quindi le autorità sarebbero dovute intervenire: c’è un ministro (Lamorgese, ndr) che non ha fatto il suo dovere. Non sono qui per fare polemica, ma per raccontare come sono andate davvero le cose”.

“La ricostruzione va fatta con grande attenzione. Mi assumo la responsabilità di quello che dirò ora – ha affermato l’avvocato Taormina – . C’era un accordo con la Digos. Dopo la manifestazione pacifica e gioiosa, c’è chi sul palco ha detto di voler andare a Palazzo Chigi. Castellino dice ‘no’, aveva paura che potesse succedere qualcosa. Parlano con la Digos, a cominciare da Aronica (esponente di Forza Nuova, ndr), che parlamenta e chiede possano venire accompagnati alla Cgil. Fanno l’accordo, il cordone di Polizia va avanti e loro vanno dietro”“Sono passati 20 minuti dalla richiesta dell’autorizzazione all’arrivo dell’ordine superiore. Se ad Aronica avessero detto ‘non ci rompete le scatole e andate via’, alla Cgil non ci andava nessuno”, prosegue Taormina.

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