Proteste No Green pass: i portuali rimandano indietro Forza Nuova e CasaPound. Rimasti fuori anche gruppi di sinistra
Non vogliono che le proteste possano essere strumentalizzate, così i portuali di Trieste hanno respinto tutti i gruppi estremisti che hanno tentato di partecipare alla manifestazione No Green Pass di questa mattina. Tanta gente, oltre 6 mila persone, si è presentato allo scalo con cartelli e anche strumenti musicali, si è fatta spazio tra la folla giungendo fino al Varco. Alcuni di loro appartenenti a gruppi di estrema sinistra, altri di destra come CasaPound e Forza Nuova. In tutti i casi, però, i portuali che presidiano l’accesso, li hanno rimandati indietro, negando loro l’accesso nell’area portuale. Intanto, sono state portate casse acustiche dalle quali è diffusa musica e spesso vengono accessi fumogeni.
Forza nuova tenta l’accesso.#Trieste pic.twitter.com/AFva8o4Kh3
— Federico Lordi (@lordfed3) October 15, 2021
“Il vaccino non può essere la discriminante per avere il posto di lavoro”. Lo ha detto il portavoce del Coordinamento lavoratori portuali di Trieste (Clpt), Stefano Puzzer, rivolgendosi ai partecipanti alla protesta del Clpt, in corso da stamattina al varco 4 del Porto di Trieste, contro l’obbligo del Green pass per l’accesso al lavoro.
CasaPound: “smentiamo categoricamente che vi siano stati contrasti con i portuali a Trieste”
“Nessun nostro militante è stato allontanato dalle proteste che si stanno svolgendo al porto di Trieste. Al contrario, CasaPound ha preso parte fin dalle prime ore della mattina alle proteste in modo pacifico insieme ai portuali. Da parte nostra non ci sono tentativi di strumentalizzazione ma solo sostegno attivo a chi in questo momento sta difendendo i diritti di tutti i lavoratori”. Si legge in una nota diffusa dai vertici di CasaPound.