Adriano Montalto, dopo Cosenza-Reggina, si consacra definitivamente a uomo derby: è già la terza volta in carriera
Quando un meridionale passionale, in campo e fuori, incontra la storia e la rivalità tra due popoli “vicini ma lontani”, scoppia la bomba. E’ la bomba di Montalto, un po’ come quella che ha scagliato ieri, con la Reggina, contro la porta di Vigorito del Cosenza. Adriano Montalto da Erice (Trapani),do c’è un derby, non ci capisce più niente. E’ già la terza volta nella sua carriera che segna ai rivali.
La prima, in realtà, ha un sapore strano. Stagione 2011-2012, Serie C. Derby siciliano. Montalto è al Siracusa, contro il “suo” Trapani. Ne segna due, la sua squadra vince. Doppio dispiacere alla squadra della sua città, con cui giocherà in B qualche anno dopo. E doppio dispiacere a una delle rivali storiche.
Il secondo caso è rimasto storia, tutt’ora. Montalto è alla Ternana, in B, e segna tantissimi gol. E’ la stagione 2017-2018. Due di questi sono a Perugia, acerrima rivale rossoverde, nel 2-3 che permette alla sua squadra di sbancare il “Curi”. Lui è il mattatore e rimane nella storia della compagine umbra, tanto da ricordarla anche quando, qualche anno dopo, con la maglia del Venezia, segna di nuovo al Perugia e fa il segno di “2-3” con la mano ai tifosi del Grifone.
Terzo e ultimo, ma non per importanza, il gol di ieri, che consacra definitivamente Montalto a “uomo derby”. Il Cosenza è, dopo il Messina, la rivale della Reggina per eccellenza. Si gioca al San Vito-Marulla, che non viene violato da 20 anni. Ma, come Camozzi e Bogdani, l’uomo derby è tornato e sfonda la porta alla sua maniera.