Nesci a Gioia Tauro: “la scuola riveste un ruolo cruciale non solo per l’istruzione, ma anche per la formazione di una coscienza civile da parte delle giovani generazioni”
“La scuola riveste un ruolo cruciale non solo per l’istruzione, ma anche per la formazione di una coscienza civile da parte delle giovani generazioni. Investire sulla scuola è indispensabile per formare la cultura della legalità, che rappresenta il terreno fertile su cui coltivare la speranza di un futuro migliore”. Lo ha detto la Sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale Dalila Nesci intervento all’evento “Alberi per la legalità” organizzato a Gioia Tauro dall’Istituto Comprensivo “Paolo VI – Campanella”. “Nascere in un territorio difficile come quello del quartiere Ciambra – ha aggiunto – non deve significare dover subire un percorso ineluttabile, ma al contrario deve vedere un rinnovato impegno da parte delle istituzioni e della società, come dimostrato anche dalla presenza straordinaria di don Luigi Ciotti. Favorire attività didattiche e ricreative, come quelle offerte dalla Casa della Musica, e avviare iniziative come quella della piantumazione di alberi in ricordo dei bambini vittime di mafia significa educare alla solidarietà, al rispetto, alla convivenza e ai valori su cui si fonda la nostra comunità. Significa anche fornire dei modelli culturali di contrasto all’illegalità che si combatte non solo con le leggi, ma anche con l’educazione civica. Esprimo i più sinceri ringraziamenti alla dirigente dell’Istituto Mariarosaria Russo e a tutto il personale docente e scolastico per il loro impegno. Come Governo abbiamo deciso di destinare 17 miliardi all’istruzione, di cui almeno il 40% andranno al Sud, perché é da qui che parte il riscatto dei nostri territori. Vogliamo anche investire sulle città, le periferie e la rigenerazione urbana, a beneficio delle zone più marginalizzate, con la consapevolezza – ha concluso Nesci – che lo sviluppo del Paese passa dalla coesione sociale e dalle opportunità che offriamo alle nuove generazioni, al nostro stesso futuro”.