No Green Pass, si protesta nelle capitali europee: in migliaia a Roma, scontri a Parigi e anche a Vienna spuntano bandiere tricolori [VIDEO]

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Le proteste contro il Green Pass proseguono in tutta Europa: a Circo Massimo non si registrano tensioni, situazione molto delicata invece in Austria e in Francia, con il particolare caso del Gaudalupa

Sono qualche migliaio i manifestanti che da questo pomeriggio stanno partecipando al sit-in a Circo Massimo, a Roma, per l’ormai consueto appuntamento No Green pass che si ripete da settimane. I cittadini in protesta chiedono l’abolizione del Certificato Verde, dal 15 ottobre imposto anche sui luoghi di lavoro. Tanti i cori contro il Governo, gli striscione di contestazione soprattutto nei confronti del Premier Draghi e del Ministro della Salute Speranza, mentre la maggior parte dei cori si rifà al motto dei portuali di Trieste “la gente come noi non molla mai”. Un clima che in questi minuti sembra essere molto disteso ed assolutamente pacifico, non ci sono disordini e né scontri.

Roma, le proteste contro il Green Pass proseguono: oggi oltre 3 mila a Circo Massimo [VIDEO]

Le piazze sono piene in Italia, ma anche in diverse capitali europee: dopo le scene di guerriglia di ieri sera a Rotterdam, nella giornata odierna tensioni si sono verificate a Parigi. Contatto tra le forze dell’ordine e i manifestanti, si registrano diversi feriti. E sempre in territorio francese (anche se non in Europa) dopo quattro giorni di blocchi stradali e proteste segnate da episodi di violenza da parte dei manifestanti anti Green Pass, il prefetto della Guadalupa, nel sud del Mar dei Caraibi, ha imposto il coprifuoco tra le 18 e le 5 del mattino. Il coprifuoco, ha dichiarato il prefetto, è stato imposto “tenuto conto dei disordini sociali in corso nel dipartimento e degli atti di vandalismo”. Il governo – secondo quanto annunciato dal ministro dell’Interno Gerald Darmanin – ha disposto l’invio dalla Francia di 200 tra agenti di polizia e gendarmi come rinforzi. Il coprifuoco rimarrà in vigore fino a martedì. In Guadalupa la vaccinazione è obbligatoria per il personale sanitario e per chiunque lavori a contatto con persone vulnerabili.

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Sono diventati invece circa 30mila i cittadini austriaci scesi in strada a Vienna per contestare il lockdown in vigore da lunedì e l’obbligo vaccinale che scatterà nel febbraio del prossimo anno. La polizia ha riferito di tafferugli di diversi arresti. Il lockdown resterà in vigore fino al 13 dicembre per i vaccinati o chi è guarito dalla malattia, per gli altri non è prevista al momento una data di revoca del provvedimento. La protesta si svolge a due passi dalla sede della Cancelleria. Su alcuni cartelli e striscioni si leggono slogan come “No alla divisione della società” e “No alla Corona-dittatura”. All’evento di Vienna contro l’obbligo vaccinale e il lockdown generale, annunciati dal cancelliere Alexander Schallenberg, è presente anche un gruppetto di italiani con uno striscione sul quale si legge: “Noi siamo il popolo italiano”. Accanto e dietro altre persone innalzano la bandiera italiana. Si trovano a Heldenplatz square, davanti alla Hofburg, residenza storica della famiglia imperiale che oggi, in parte, ospita il presidente della Repubblica e i suoi uffici.

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