Sogni e obiettivi dell’attaccante della Reggina Adriano Montalto: lui, oltre che in campo, vorrebbe ballare anche fuori
E’ tra i più allegri della compagnia. Balla, in campo, e fa ballare i difensori. Ma vorrebbe anche farlo fuori, magari fuori dall’Italia, nella terra del divertimento: “Il mio sogno è quello di andare al Carnevale di Rio”. Firmato: Adriano Montalto. L’eroe del derby, l’eroe dei derby, si è raccontato ai microfoni di Gianluca Di Marzio, tra rettangolo verde e non solo. “L’anno scorso abbiamo cominciato male – ha detto l’attaccante della Reggina – quest’anno siamo nelle zone alte della classifica e la gente ci crede. Il direttore, prima della partita, mi ha fatto capire l’importanza della sfida e a fine partite la soddisfazione è sfociata in un lungo abbraccio”.
Come detto, Adriano Montalto non è l’eroe solo del derby di venerdì scorso, ma è l’eroe dei derby in generale. Prima di Cosenza-Reggina fu Perugia-Ternana: “Quando sono tornato a Perugia quest’anno l’accoglienza è stata caliente – ammette – Il 2-3 con la mano quando ero con la maglia del Venezia? Mi hanno massacrato ma il calcio è bello anche per questi sfottò. L’esultanza di Calhanoglu nel derby di Milano? Ecco, è la stessa cosa”. Da ragazzino vedeva allenarsi Floccari e Zampagna nella prima squadra del Messina, adesso gioca insieme a Menez e Denis: “A quell’età li vedevo come personaggi famosi e adesso ne ho altri due in spogliatoio. Sono dei veri campioni e vanno ammirati. In allenamento vanno a mille e fanno ancora cose pazzesche per la loro età”.
E Adriano Montalto fuori dal campo? “Sono ancora quel bambino vivace che giocava a calcio sotto i palazzi di Erice – racconta – Oggi metto la musica in spogliatoio, argentino o napoletano, dipende da come ci svegliamo la mattina. Non sempre tutti sono d’accordo e quando siamo tornati da Cosenza alle 3 di notte non ho potuto metterla, purtroppo. Mi piace viaggiare da solo. Sono andato in Madagascar e l’ultima volta a Londra. Il mio sogno è quello di andare al Carnevale di Rio”.