Dodicesima giornata nazionale delle piccole e medie imprese: iniziativa all’Ite Piria di Reggio Calabria
“Per Piccola industria questa é la giornata identitaria, il collante tra scuola e impresa. Ospitare le imprese nella scuola non è facile. Ma quelli che ho di fronte sono i ragazzi che entreranno a far parte del mondo del lavoro. Ed è bello essere qui, nella scuola dove hanno studiato mio padre e mio fratello”. Sono le parole di Daniele Diano, presidente Piccola industria, presente questa mattina alla dodicesima Giornata della Piccola Media Impresa, PMI Day, che si è tenuta nell’Aula Magna dell’Ite Piria di Reggio Calabria. Si tratta di un evento che si ripete ogni anno e che permette alle Piccole e Medie Imprese appunto di farsi conoscere dalle scuole medie e superiori del proprio territorio, favorendo così una maggiore diffusione di cultura di impresa tra i giovani. “Lo scorso anno lo stesso incontro è avvenuto in maniera virtuale e i ragazzi si meravigliavano nel sapere che esistono aziende nel nostro territorio con oltre 130 anni di storia, conosciute in tutto il mondo. – ha proseguito Diano – Bisogna puntare sulla formazione che non si conclude con il ciclo di studi, ma viene rimodulata continuamente in base alle scelte e alle esigenze. Quindi piedi per terra ma occhi al futuro con un salto culturale prima che dimensionale senza dimenticare da dove siamo partiti”. A fare gli onori di casa la dirigente Anna Rita Galletta: “È con orgoglio che accogliamo iniziative come quella di oggi che completano l’azione educante che la scuola porta avanti. – ha esordito la preside – Le imprese oggi vengono a scuola, e il sapiente racconto degli imprenditori è particolarmente atteso affinché possa trasferire l’importanza della cultura di impresa, del rispetto e della legalità”.
Il primo degli imprenditori a prendere la parola è stato invece Antonino Tramontana, dell’omonima azienda vinicola. “Siamo qui per condividere un percorso iniziato dai nostri genitori, dai nostri nonni. Si parla di aziende che si tramandano di generazione in generazione, innovandosi e formandosi sempre di più. – ha detto – È su questo che scommette l’imprenditore che cerca di internazionalizzare la propria azienda. Vogliamo stimolare le generazioni del futuro e farle innamorare di un territorio ricco. L’imprenditore dev’essere dinamico, attento alle richieste del mercato, in cerca di stimoli e obiettivi nuovi. Crediamo in voi – ha concluso rivolgendosi agli studenti – ed è su voi che investiamo tempo e speranze”. A seguire è stato Giuseppe Carro, direttore generale Diano Cementi, ad illustrare ai ragazzi in maniera concreta le dinamiche che si svolgono all’interno dell’azienda, catturando l’attenzione degli alunni delle classi terze in parte partecipi fisicamente all’evento accompagnate dai docenti Monica Tuscano e Giuseppe Corsaro. Significativo poi l’intervento di Santo Forti dell’azienda Attinà & Forti Srl. “La nostra presenza qui è per farvi rendere conto dell’imprenditoria che ci può essere nella nostra zona. – ha asserito l’imprenditore – Nelle aziende c’è la necessità di innumerevoli figure specializzate e spesso sono difficili da reperire. Perciò studiate ragazzi, specializzatevi, perché il vostro territorio ha bisogno di voi più di quanto possiate pensare”. E a concludere l’incontro è stato infine Antonio Cassalia, di Eco Piana srl. “La nostra è una piccola impresa di recupero di rifiuti che nasce con 15 dipendenti. Oggi ne abbiamo 60. – ha commentato l’ingegnere – Dal rifiuto si può creare una risorsa. Si parla di economia circolare. Io per fortuna sono rimasto nella mia terra. Spero che possiate fare lo stesso dopo esservi formati per diventare una nuova risorsa in un territorio che vi aspetta”. Tante le domande dei ragazzi che hanno dimostrato interesse verso il mondo che li circonda, curiosità, voglia di fare e di imparare, e soprattutto una capacità di ascolto dettata da mera e sana curiosità.
Eva Saltalamacchia