Reggio Calabria, la ‘missione’ del Dott. Pignataro: “così i miei pazienti guariscono dal Covid”. Sui vaccini e la variante Omicron… [INTERVISTA]

StrettoWeb

Reggio Calabria, il Dott. Pignataro ha avuto modo di salire sul palco dell’evento organizzato dal Comitato Terapia Domiciliare Covid: “emozionato di poter parlare ai miei concittadini”

Una scena emozionante ha aperto ieri l’evento “La sanità territoriale e le terapie domiciliari precoci” tenutosi ieri a Reggio Calabria, organizzato dal Comitato Terapia Domiciliare Covid. A raccogliere l’abbraccio dei reggini anche il Dott. Nino Pignataro, originario di Oppido Mamertina, che riconosciuto da una sua ex paziente ormai guarita è stato colto da un pianto di gioia. Il medico, insieme ai suoi colleghi, è uno degli “angeli” che senza sosta ha curato i malati direttamente nelle proprie case, offrendo loro assistenza psicologica oltre che ovviamente medica. “Non avrei mai pensato di finire la carriera professionale qui e di poter parlare alla mia gente”, ha raccontato ancora commosso ai microfoni di StrettoWeb.

“Ci siamo resi conto dopo vari studi ed interpellato molti colleghi che questi pazienti guarivano. Abbiamo dato corpo e anima con questa terapia complementare grazie ad una campagna vaccinale, a mio parere fallimentare, che ha spaventato la gente”, prosegue il Dott. Pignataro. “Utilizziamo dei semplici farmaci, che ognuno di noi utilizza quotidianamente, quelli che tutti abbiamo in casa, non diamo l’acqua di Lourdes come qualcuno che cerca di screditarci afferma – spiega il medico – . Per noi parlano le risposte dei pazienti che guariscono, e questo ci dà molta soddisfazione. Noi curiamo tutti i pazienti, e questo lo sottolineo perché c’è chi fa distinzione tra vaccinati e vaccinati, noi invece curiamo vaccinati e non vaccinati senza alcuna distinzione, abbiamo fatto il Giuramento di Ippocrate”.

Il Covid “è una malattia infiammatoria, quindi utilizziamo degli antiinfiammatori ed eventualmente in un secondo momento cortisonici, che hanno un effetto più forte. Stiamo recuperando i dati dei pazienti che abbiamo curato, perché quando siamo stati catapultati all’interno della pandemia non abbiamo pensato di fare un’analisi, però abbiamo speranza che le nostre terapie possano essere prese in considerazione. Perché se è vero che stanno arrivando delle nuove varianti (Omicron, ndr) che bucano il vaccino, diventerà problematico poi curare le persone. C’è il dovere morale di prendere in considerazione le terapie domiciliari complementari”. Di seguito l’intervista completa rilasciata a StrettoWeb.

Covid, il dott. Pignataro: “non diamo l’acqua di Lourdes per curare i pazienti, adesso è dovere morale prendere in considerazione terapie domiciliari” [VIDEO]

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