Reggio Calabria, taglio degli alberi in via Florio. Pontecorvo (Europa Verde) insiste: “lottavamo da 3 anni contro l’abbattimento, ha prevalso la logica del non gestire” [VIDEO]

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    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
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Reggio Calabria, taglio degli alberi in via Florio. Pontecorvo (Europa Verde) insiste: “lottavamo da 3 anni contro l’abbattimento, purtroppo ancora una volta nella gestione del verde urbano è prevalsa la logica del non gestire, cioè del non allevare, non curare, non prevenire, non rispettare”

L’abbattimento degli alberi in via Via Vincenzo Florio a Reggio Calabria, ha provocato numerose polemiche. Gerardo Pontecorvo, Commissario metropolitano di Europa Verde – Verdi, in una nota, ha detto: “era cominciata quasi 3 anni fa la nostra opposizione al taglio dei sontuosi alberi di via Florio. In questo lasso di tempo, l’amministrazione comunale sembrava essere disponibile a un ripensamento, invece abbiamo dovuto constare, con dispiacere, che ha proceduto all’abbattimento di gran parte degli esemplari di Melia Azedarach (albero dei rosari) presenti. Erano proprio quelli che caratterizzavano la via e ne facevano un ombroso e suggestivo viale. Purtroppo ancora una volta nella gestione del verde urbano è prevalsa la logica del non gestire, cioè del non allevare, non curare, non prevenire, non rispettare. Vi verranno a dire che quei grandi alberi tagliati non godevano di grande salute. Giusto, chi potrebbe affermare che un vecchio uomo possa godere della stessa salute di un campione olimpionico. E allora? Dovremmo far fuori tutti gli anziani rinunciando a curarli? Logica che porterebbe questa amministrazione a tagliare subito il pino di Garibaldi e l’olmo di San Lorenzo che per fortuna loro, e di chi vorrà goderne ancora lo spettacolo e apprezzarne il valore storico, sono radicati in altri comuni. Vi verranno a dire – prosegue– che hanno lasciato vivere alcuni esemplari giovani. In questo caso ammettendo che l’intervento dei Verdi nel 2019 è stato fondamentale poiché allora la sentenza capitale era stata pronunciata per tutti gli alberi come testimoniato dai cartelli ancora oggi attaccati ai tronchi. Ma questo presunto compromesso nasconde una bugia: perché in questi mesi sono stati prolungati i marciapiedi anche a pochi centimetri dagli alberi più giovani quando il regolamento comunale sul vede urbano prevede una distanza di almeno 2 metri? Appare chiara la volontà di abbatterli in un secondo tempo. Vi verranno a dire che gli alberi erano pericolosi per l’incolumità pubblica. E allora ci chiediamo: quanti ne sono caduti in questi 3 anni? Risposta: nessuno. Certo non averli potati avrebbe potuto aiutare il progetto… ma essi avevano resistito lo stesso alle intemperie di tre autunni e due inverni svolgendo la loro funzione di padroni di casa del porto, accogliendo con la loro ombra, il loro profumo primaverile e il canto dei loro uccelli chi veniva e andava verso l’imbarcadero. Ed erano compagni fedeli di una vita per gli abitanti di via Florio come ci hanno testimoniato personalmente ancora attoniti e turbati dalla vicenda. Ci chiediamo perché il ruolo ecologico, paesaggistico, storico degli alberi sia ormai radicato in tutta la società mentre ha difficoltà ad affermarsi nella nostra città. Ci chiediamo perché in tutto il mondo si annunciano e si effettuano rimboschimenti colossali per contrastare i cambiamenti climatici, mentre nella nostra città le vie e i viali sono spogli di alberi e si continuano a tagliare gli ultimi rimasti”, conclude Pontecorvo.

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