Situazione preoccupante a Vulcano, si prepara l’evacuazione dell’area portuale. I residenti rassegnati: “nessuno può garantire che torneremo come prima. Che ne sarà delle nostre case, delle nostre attività, del lavoro, dei nostri animali e del turismo?”
La situazione è sempre più preoccupante a Vulcano, l’isolotto delle Isole Eolie. Ieri il Governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale, mentre il sindaco di Lipari Marco Giorgianni con un’ordinanza a partire da lunedì proibirà a 150 famiglie di dormire dalle 23 alle 6 del mattino nelle case situate nell’area portuale. Il tutto a causa di fumi tossici che fuoriescono anche in più punti alle pendici del vulcano. Sul posto stanno lavorando ormai da mesi vulcanologi e protezione civile per capire l’evolversi della situazione. Per quanto riguarda gli effetti dell’ordinanza, l’amministrazione comunale darà priorità a famiglie con disabili gravi, poi i fragili e a seguire gli altri nuclei familiari. Lunedì, quando entrerà in vigore l’ordinanza il trasferimento dovrà essere completato. Di giorno nell’area portuale la vita potrà trascorrere regolarmente.
Peppino Muscarà che fa parte di una “famiglia storica“ dell’Isola afferma: “la situazione a Vulcano non è affatto buona: mi domando se la situazione fumi e gas dovesse restare cosi per anni che futuro potrà avere l’isola e i suoi abitanti“. “Nessuno – sottolinea– può garantire che torneremo come prima, nessuno scienziato può garantirlo. Che ne sarà delle nostre case, delle nostre attività, del lavoro, dei nostri animali e del turismo?“. “Purtroppo – conclude – in questo caso non esiste un piano “B”, abbiamo a che fare con un Vulcano di natura esplosiva in una isoletta di 21 km quadrati e contro la natura in questo caso nulla si può fare per difendersi“.