Covid, Mollicone (Fdi): “Green pass strumento politico e discriminatorio. Di fatto è stato varato un obbligo vaccinale ma il governo non si prende le responsabilità”

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Covid, Mollicone (Fdi): “Green pass strumento politico e discriminatorio. Di fatto è stato varato un obbligo vaccinale ma il governo non si prende le responsabilità. Su quarantena decisione per non bloccare il Paese mantenendo una narrazione di emergenza”

Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Riguardo alle nuove regole su quarantena e super green pass. “Grande la confusione sotto il cielo, ma la situazione non è eccellente –ha affermato Mollicone-. C’è grande disorientamento e alla fine i nodi vengono al pettine. Si è dimostrato che il green pass è un provvedimento politico e non sanitario, è un provvedimento discriminatorio che non va a colpire solo la popolazione residuale dei no vax convinti, ma va a colpire anche quella fascia grigia di persone che legittimamente hanno dei dubbi e che vedono compressi i propri diritti. Di fatto questo è un obbligo vaccinale, ma non puoi obbligare al vaccino, senza prenderti la responsabilità civile e risarcitoria di quello che può accadere. Anche l’iniziativa della quarantena è politica. Io ho avuto il covid e ricordo bene che mi sono negativizzato dopo 50 giorni. Adesso sono costretti a ridurre la quarantena e a neutralizzarla per i contatti perché altrimenti si blocca l’Italia. Questo Cts è leggermente migliore di quello del Conte 2, non era d’accordo sulla quarantena ridotta, ma il governo ha dovuto prendere questa decisione per non bloccare il Paese e per mantenere questa narrazione di emergenza”.

Sull’approvazione della Manovra. “Noi siamo spettatori. Il culmine si è raggiunto con questa manovra, perché il sedicente governo dei migliori ha governato con 33 fiducie. La quasi totalità dei provvedimenti approvati in cdm è stata approvata con la fiducia. E’ una sorta di pistola puntata alla testa della maggioranza per non far cadere il governo. La democrazia è diventata figurativa. Draghi ha trasformato il cdm in un cda e l’Italia in una grande multinazionale”.

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