Green Pass, per studenti non vaccinati a Messina arriva il “Trasporto solidale”: i genitori si organizzano su Telegram

StrettoWeb

Sulla piattaforma, già a partire dalla scorsa settimana, in diverse città tra cui Messina, sono nati i gruppi di “Trasporto solidale”. Non esiste ancora per Reggio Calabria

Per entrare a scuola non c’è l’obbligo di Green pass, ma gli studenti devono avere essere in possesso del certificato verde per utilizzare i mezzi pubblici. Le nuove regole entrate in vigore ieri hanno messo in difficoltà molte famiglie italiane, ancora molti dubbi e perplessità persistono, tanto che si continua a parlare di una deroga per gli studenti che devono prendere scuolabus, tram, metropolitane, treni e aliscafi per raggiungere gli istituti. In attesa di eventuali sviluppi, comunque, in molti hanno iniziato ad organizzarsi tramite i social. Il più è gettonato è Telegram. Su questa piattaforma già a partire dalla scorsa settimana, in diverse città, sono nati i gruppi di “Trasporto solidale”. Tra i vari Comuni c’è anche Messina, mentre per Reggio Calabria ancora non è stato creato. L’idea è “nata – si legge nella descrizione – per mettere in contatto genitori che possono offrire un passaggio in auto agli studenti delle scuole superiori o stanno cercando un passaggio per i propri figli senza green pass. Un servizio di car pooling organizzato da privati cittadini del territorio per venire incontro alla difficoltà di molti ragazzi over 12 ad usufruire dei mezzi di trasporto per raggiungere la propria scuola a partire dal 6 dicembre”.

Alcuni iscritti hanno pubblicizzato il gruppo tramite anche le chat di Whatsapp. Qualcuno ha avanzato la proposta di creare nuovi gruppi che tengano conto anche dei comuni più piccoli della provincia. Un genitore “trasportatore” ha messo a disposizione dei posti a bordo della sua auto per un trasporto fra quartieri cittadini. Una mamma ha chiesto aiuto per il trasporto del figlio. Nelle chat nazionali c’è anche chi ha riferito che il figlio salirà a bordo dell’autobus pur essendo sprovvisto di green pass, invitandolo a non fornire le proprie generalità in caso di controllo (“Se siamo tutti compatti – si legge in un messaggio – non la vincono loro questa battaglia”). Insomma, una vera e propria battaglia contro il Green Pass. All’interno di queste chat infatti ci sono padri e madri che hanno ricevuto il vaccino anti-Covid, ma temporeggiano nella scelta per i propri figli. Non si tratta, quindi, solamente di convinti no-vax, come si potrebbe immaginare senza soffermarsi troppo sulla vicenda. Per adesso il numero di adesioni pare abbastanza modesto, ma nel caso in cui la deroga chiesta dalle Regioni per gli under 18 non dovesse arrivare, le partecipazioni potrebbero diventare più numerose.

Condividi