Green Pass, il vicequestore Schilirò: “ho ancora il Covid, ma continuo a lottare. La libertà è il segreto della felicità”

StrettoWeb

No Green Pass, la lettera del vicequestore Schilirò: “sognavo un mondo in cui l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge diventava una certezza assoluta. Sognavo un mondo libero e giusto e, invece, mi ritrovo a vivere in un mondo in cui la maggior parte delle persone non riesce a comprendere neppure la gravità di quello che sta accadendo”

Il vicequestore di Roma Nunzia Alessandra Schilirò torna a scrivere sui social. Diventata paladina dei No Green Pass, è ancora positiva al Covid-19, ma non rinuncia a lanciare messaggi per invitare i cittadini a lottare in nome dei diritti e le libertà. Attualmente sospesa per aver scelto di non vaccinarsi, si rivolge in primis ai colleghi poliziotti: gli agenti sono chiamati in questi giorni a sottoporsi obbligatoriamente al richiamo “booster” del vaccino (o alla prima dose per chi ancora sfruttava il Green Pass base ottenibile col tampone) e ad aumentare i controlli sui cittadini per cercare di far rispettare l’obbligo di Certificazione Verde in luoghi come ristoranti, bar, teatri. Insomma, tutti luoghi in cui fino a due anni fa nessuno avrebbe immaginato di dover esibire un codice Qr per avere accesso e svolgere liberamente le proprie attività. “Sognavo un mondo in cui tutti i poliziotti, dal 14 agosto di quest’anno, rifiutavano di entrare in mensa, per solidarietà nei confronti di coloro che non avevano il lasciapassare. Sognavo un mondo in cui tutti i poliziotti si facevano sospendere, pur di non dover dare applicazione a questa tessera della discriminazione. Sognavo un mondo in cui, dopo il mio gesto del 25 settembre, tutti i poliziotti (o almeno uno per famiglia!) manifestavano il proprio dissenso e il proprio rifiuto a essere complici di questo regno dell’inganno e del tradimento”, scrive Schilirò.

“Sognavo un mondo in cui l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge diventava una certezza assoluta. Sognavo un mondo libero e giusto e, invece, mi ritrovo a vivere in un mondo in cui la maggior parte delle persone non riesce a comprendere neppure la gravità di quello che sta accadendo. E io mi illudo che arrivino a comprendere che cos’è l’energia femminile! Mi sono ammalata di Covid, perché il corpo si ammala sempre per quello che l’anima non può sopportare. Sono quasi guarita e, nonostante il mio sgomento e la delusione, continuo e continuerò a lottare per la libertà che, come insegnano i grandi maestri, è il segreto per la felicità! Una libertà senza coraggio non va da nessuna parte!”, conclude il vicequestore sospeso di Roma.

Condividi