Le Ricette di StrettoWeb – Spaghetti ammuddicati ai peperoni e alici

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Le ricette di StrettoWeb: ricetta e tradizione della spaghetti ammuddicati ai peperoni e alici

Fatta con ingredienti poveri come il pangrattato e le alici la pasta con la mollica o “ammuddicata” era il piatto della Vigilia di Natale. Arricchiti dalla squisita crema ai peperoni gli spaghetti ammuddicati ai peperoni ed alici sono una gustosissima variante capace di racchiudere un sapore eccezionale! 

Difficoltà: facile

Preparazione: 20 minuti

Cottura: 35 minuti

Porzioni: 4 persone

Costo: basso

INGREDIENTI

400 gr. di spaghetti

3 peperoni rossi

5 filetti di alici

Pangrattato q.b.

1 spicchio d’aglio

1 rametto di timo

1 ciuffo di prezzemolo

Olio extravergine di oliva

Preparazione

Pulite i peperoni, tagliateli a cubetti e fateli rosolare in padella con un filo d’olio, uno spicchio d’aglio ed un rametto di timo. Proseguite la cottura per 20 minuti col coperchio, aggiungete un pizzico di sale ed infine frullateli col mixer per ottenere la crema. Fate sciogliere in padella con un filo d’olio i filetti di alici, aggiungete il pangrattato ed un pizzico di prezzemolo tritato e fate dorare la mollica. Scolate gli spaghetti, fateli saltare con la crema ai peperoni ed aggiungete un’abbondante spolverata di pangrattato tostato.

Conservazione

Gli spaghetti ammuddicati ai peperoni e alici si consumano subito.

Curiosità e benefici degli spaghetti ammuddicati

Un’antichissima tradizione calabrese vuole che per la cena della Vigilia si prepari la “pasta lunga con alici e mollica di pane tostato”, una ricetta che fa parte della storia del Sud Italia e che, per quanto essenziale e semplice, si presta a mille varianti. Nonostante, infatti, sia da sempre un piatto povero tutti ne apprezzarono il gusto e fu arricchito da ingredienti nuovi. Le abitudini alimentari mediterranee, per natura legate al benessere e da sempre contraddistinte dal consumo della pasta, hanno ricevuto nel 2010 dall’UNESCO un importante riconoscimento: il modello nutrizionale, sociale e culturale della “Dieta Mediterranea” è divenuto infatti “Patrimonio culturale immateriale dell’umanità”. La dieta mediterranea è per l’UNESCO un bene da tutelare perché rappresenta non soltanto un insieme di alimenti o tabelle nutrizionali ma uno stile di vita che proviene dal passato e guida verso abitudini sane e sostenibili. Ma le radici più profonde di questo stile di vita affondano in Calabria, la regione che racchiude più di altre tutte quelle conoscenze e tradizioni relative al cibo che hanno riguardato i popoli che l’hanno abitata per millenni.

Consiglio della zia

Aggiungete agli spaghetti ammuddicati le olive taggiasche.

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