Messina: “a Natale non entriamo a casa dei non vaccinati”, il cartello della vergogna fa il giro del web

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L’Ufficio anti Covid del Comune di Messina ha diffuso dei cartelli in tutta la provincia per incentivare la popolazione a vaccinarsi, ma il messaggio è vergognosamente discriminatorio

“A Natale non entriamo a casa dei non vaccinati”, è questo il vergognoso pensiero diffuso dall’Ufficio del Commissario per l’emergenza Covid-19 a Messina, Alberto Firenze. Tramite alcuni cartelloni pubblicitari esposti in tutta la provincia, nel tentativo di incentivare la popolazione a vaccinarsi, è stato lanciato un grave messaggio discriminatorio. Soltanto pochi giorni fa, proprio tramite queste pagine, avevamo duramente contestato gli ingiustificabili attacchi dei no-vax nei confronti del compianto Nino Cucinotta, e sebbene in quel caso si trattava “solo” di classici odiatori del web, questa volta a far passare un messaggio gravissimo è un ente che collabora con l’Asp e il Comune di Messina. Un vergognoso appello che difficilmente si può commentare, fa male per un periodo di inclusione come il Natale e crea soltanto divisioni in un momento in cui il virus sta ricominciando a circolare. Sia tra i vaccinati, che tra i non vaccinati. La pandemia è una, una sola, riguarda tutti i cittadini, e senza unità d’intenti difficilmente se ne uscirà da questa situazione.

“Credo che non ci sia più nulla da aggiungere! Se tutto questo non fa sdegno a tutta la popolazione pro o contro, siamo messi male! Volevo anche realizzare un video ma mi imbarazza considerando che questo manifesto è stato affisso nella mia provincia. Vergogna per tutti quelli che considerano giusto questa oscenità”, ha commentato sui social l’ex Consigliere Comunale Santi Daniele Zuccarello. Campagne d’odio come queste rischiano di creare tensioni sociali perché generano diatribe tra una duplice fazione, in cui nessuna risulta essere migliore dell’altra: il vaccino attualmente per legge non è obbligatorio, quindi nessuno può discriminare un altro per la libera scelta di essere o meno vaccinato. Che a farlo sia un ente istituzionale è però davvero grave, la speranza è che possa essere rettificato il messaggio, perché vaccinarsi è una cosa seria e questi messaggi scadono veramente nel ridicolo.

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