“Pillola anti-Covid Merck in Italia sarà distribuita alle Regioni dal 4 gennaio”. Come si usa

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Via libera dell’Aifa all’antivirale Remdesivir e alla pillola molnupiravir di Merck, quest’ultima sarà distribuita alle Regioni a partire dal 4 gennaio

Passi in avanti, sul fronte Covid, per quanto concerne la pillola molnupiravir di Merck (Msd fuori da Usa e Canada) e l’antivirale Remdesivir. Come si legge in una nota dell’Aifa “la Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco, nella seduta del 22 dicembre ha autorizzato due antivirali, molnupiravir e remdesivir, per il trattamento di pazienti non ospedalizzati per Covid-19 con malattia lieve-moderata di recente insorgenza e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di Covid-19 grave”. Il farmaco Merck, informa sempre l’ente, sarà distribuito alle Regioni “dal 4 gennaio”.

Cos’è la pillola molnupiravir di Merck e come dovrà essere utilizzata

“Il molnupiravir – ricorda l’Aifa – è un antivirale orale, autorizzato per una distribuzione in condizioni di emergenza con decreto del ministero della Salute del 26 novembre scorso, il cui utilizzo è indicato entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. La durata del trattamento, che consiste nell’assunzione di 4 compresse da 200 milligrammi 2 volte al giorno, è di 5 giorni. La determinazione Aifa relativa alle modalità di utilizzo è stata pubblicata il 29 dicembre sulla Gazzetta ufficiale ed è efficace da oggi, 30 dicembre. Per la prescrizione del farmaco è previsto l’utilizzo di un Registro di monitoraggio che sarà presto accessibile online sul sito dell’Agenzia”.

Come va utilizzato l’antivirale Remdesivir

“Per remdesivir – prosegue l’Aifa – è stata recentemente autorizzata dall’Agenzia europea del farmaco Ema un’estensione di indicazione relativa al trattamento dei soggetti non in ossigenoterapia ad alto rischio di Covid-19 grave e il farmaco può essere utilizzato fino a 7 giorni dall’insorgenza dei sintomi. La durata del trattamento, che consiste in una somministrazione endovenosa, è di 3 giorni. Anche per questa nuova indicazione è previsto l’utilizzo di un Registro di monitoraggio, accessibile da oggi sul sito dell’Agenzia”.

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