Reggina, Gallo: “se potessi manderei via tutti i calciatori, ieri prestazione vergognosa”

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Le precisazioni del presidente Gallo su allenatore e calciatori durante la presentazione del Dg Iiriti

“Ci sono parecchie similitudini con l’anno scorso, anche se c’è qualche punto in più e non è cosa da poco. Aglietti, oltre ad essere una persona per bene, è un grande lavoratore e un grande tecnico. Non credevo di dover fronteggiare di nuovo questa situazione e non è che mi piace esonerare l’allenatore ogni anno”. Il presidente della Reggina Luca Gallo affronta più nello specifico l’argomento esonero di Alfredo Aglietti.

“Se potessi – precisa manderei via tutti i calciatori. Non è il mister ad andare in campo, anzi se ci fosse magari farebbe qualche gol. Capello 20 anni fa disse che l’allenatore ha il 30% di incisività in una partita di calcio, quindi il 70% ce l’hanno i calciatori. Devono prendersi le loro responsabilità. Quello che è successo ieri è vergognoso, un’offesa a tifoseria e città. Allo 0-2 dell’Alessandria, se non fossi sceso dalla tribuna, avrei spaccato la tv che avevo davanti. Non si può perdere in quel modo e con quel punteggio, è un insulto. Mi mettevo nei panni dell’allenatore che ha cercato, nel marasma e nella deriva, di porre rimedio, ma quando una barca è piena di buchi, che si può fare. Il tecnico ha i suoi demeriti ma vanno divisi equamente coi calciatori. Se poi devo fare il populista dico che le responsabilità le ho anch’io e tutti gli altri. Una vergogna come quella di ieri non accadrà più e non deve accadere, anche per la mia salute, visto che evidentemente tornerò a non mangiare e dormire come l’anno scorso. I tifosi stiano tranquilli, nulla è perduto e prometto che ci tireremo fuori da questo momento di impasse”.

Scollatura tra squadra e allenatore? A quanto pare no: “Non c’è un calciatore – spiega Gallo – che parla male dell’allenatore, sono tutti con lui. Non si sa il motivo di questa involuzione. Ho sempre chiesto se fosse una questione fisica e l’anno scorso mi sono fatto la stessa domanda. Baroni riuscì ad entrare nella testa dei calciatori e lo notai sin dalla prima partita, anche se perdemmo. Ho sempre sperato in motivazioni fisiche, perché lì sarebbe stato più semplice, ma non è così e i giocatori continuano a dire di stare bene, ma non riescono a tramutare in campo ciò che gli si chiede. Questo mi fa capire che è un problema mentale”.

Sul mercato: “Continuo a pensare che questa sia una buona squadra. Io l’anno scorso ho già dato dimostrazione che laddove serve rinforzare lo faccio, l’ho fatto con 10 acquisti 12 mesi fa. Se anche quest’anno ne varrà la pena succederà, fermo restando che è una buona squadra. Poi dipende dal tecnico e dal suo modo di giocare, dalle sue indicazioni. Dico già che in base a quale sarà il nuovo allenatore, non ci sono altri significati o interpretazioni, intendo problemi societari o altro. Se fosse quello (chiaro il riferimento a Toscano, ndr) è perché conosce l’ambiente”.

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