Reggina, Toscano si ripresenta: “ho sentito il fuoco dentro alla chiamata. Su mercato e possibili modifiche tattiche…”

Presentazione mister Toscano Reggina
StrettoWeb

Mimmo Toscano, a distanza di un anno esatto, si ripresenta alla stampa e ai tifosi della Reggina: è stato scelto lui dopo l’esonero di Alfredo Aglietti

Un giorno qualunque, un 14 dicembre qualunque – a cavallo tra le inizio delle festività e l’attesa per il Natale – per Mimmo Toscano diventa IL giorno. Si chiude il cerchio per il “nuovo-vecchio” allenatore della Reggina, si traccia una linea: 2021 eliminato. Lasciò un anno fa, proprio quel 14 dicembre, serata della sconfitta interna contro il Venezia. La ritrova adesso, un anno dopo, 14 dicembre, a 24 ore dall’esonero dell’ex compagno Aglietti e dopo un altro stop interno, una batosta.

Il club amaranto sceglie colui che aveva riportato la squadra dello Stretto in cadetteria dopo 6 anni, sceglie colui che era ancora sotto contratto, sceglie colui che conosce tanti elementi del gruppo dell’anno scorso, sì, ma soprattutto i superstiti di quella splendida cavalcata di due anni fa. Il tecnico reggino è stato presentato alla stampa questo pomeriggio, direttamente dalla “sala stampa Nakamura” del centro sportivo Sant’Agata, dopo l’ufficializzazione di questa mattina.

A prendere la parola per primo è il Dg Vincenzo Iiriti: “faccio un in bocca al lupo, da parte del presidente e di tutta la squadra Reggina, a mister Toscano, un bentornato. Nulla è perduto ma era necessario un cambio di rotta”.

A seguire anche il ds Taibi: “intanto ringrazio mister Aglietti, per l’uomo che si è dimostrato, ma il calcio purtroppo è fatto di momenti e in poco tempo siamo passati dal secondo posto in classifica all’inqualificabile prestazione contro l’Alessandria. Vedevo la squadra non convinta e serviva dare una scossa. Avevamo ponderato tre allenatori ma quando ho incontrato mister Toscano ho visto in lui voglia, determinazione e volontà di essere protagonista, chiarendo con lui e lo staff situazioni tecniche precedenti. I ragazzi sanno il momento, sanno di essere responsabili di quello che succede. Prima ho comunicato la scelta dell’esonero all’allenatore e poi alla squadra, che era dispiaciuta ma consapevole che sono i primi responsabili. L’involuzione? Mi sono permesso di dire ad Aglietti di non pensarci più di tanto, perché è stata una metamorfosi inspiegabile, anche per i ragazzi. Glielo chiedevo e non mi sapevano spiegare. E’ innegabile che questa sia una buona squadra e non può essere quella vista di recente”.

Poi la parola passa a mister Toscano, apparso carico ed entusiasta: “ringrazio la società, che ha riposto in me fiducia e ha capito che forse ero la persona giusta al momento. La motivazione è tanta e se sono qui è perché le cose non stanno andando per il verso giusto. Ho accettato la sfida con grande motivazione perché ho visto che la squadra ha valori e l’ha dimostrato con i punti. Il campionato è difficile, uno dei più difficili. Basta poco per trovarsi lassù o guardarsi dietro e in questo momento bisogna guardarsi dietro, trovare compattezza, equilibrio, sacrificio. Bisogna accorciare i tempi, perché sabato c’è una partita difficile. Ci aspetta un finale di girone d’andata intenso ma bello. Ho visto i ragazzi determinati e vogliosi”.

Le mie sensazioni? Ho sentito il fuoco dentro quando mi ha chiamato il direttore, ritornare qui a Reggio è una bella sensazione, rivivi e ritrovi emozioni che ti ha regalato questo luogo”. E pensare che un mese fa era presente al San Vito, da spettatore, e mai poteva immaginare questo epilogo: “a Cosenza ero presente e allora non mi sarei mai aspettato questo, perché i valori c’erano e sono andati perduti. Prima di parlare di gioco bisogna ritrovare equilibrio e compattezza, l’ho detto già ai ragazzi pomeriggio. Ho pensato che nell’ultimo periodo si pensasse un po’ singolarmente. La squadra è dispiaciuta, però bisogna guardare avanti perché il tempo è poco fino alla sosta. I tifosi? E’ facile dire che abbiamo bisogno di loro, mi ripassa in mente l’immagine di noi sotto la Curva, ma dipende da noi, riportando l’entusiasmo. Già che ci sia seguito a Como mi fa molto piacere, è un segnale che sta mandando alla squadra”.

Su possibili modifiche tattiche: “devo capire ancora cosa fare dal punto di vista tattico, oggi è stato il primo giorno, datemi il tempo di capire. Io sono dell’avviso che le scelte di un allenatore le determinano i calciatori. Il mercato non lo facciamo io e il direttore, ma lo fanno i calciatori col loro rendimento e con le loro prestazioni. Io non ho preclusioni per nessuno ma non parliamo di gennaio, parliamo di Como. Dobbiamo avere delle risposte lì, per il mercato ci sarà tempo. Si pensa da squadra, non “io”, ma “noi”, è quello che si deve ritrovare prima ancora del mercato”.

“Io – prosegue non ho voluto rivedere le partite dalla Cremonese in poi, perché ho voluto vedere solo le cose positive. Del periodo recente capirò solo strada facendo. Mi sono voluto focalizzare per gli aspetti positivi perché credo che questa squadra abbia valori veramente importanti, è stata in prima posizione in quello che definisco un campionato bastardo. Anche ai ragazzi ho detto di farsi passare questi momenti belli, per ritrovare fiducia e consapevolezza. Dobbiamo prendere atto che nell’ultimo periodo che le cose non sono andate bene. I ragazzi sanno perché hanno perso queste qualità e nella testa scatta qualcosa, deve scattare qualcosa. Io sono un allenatore diretto, preferisco essere diretto e forse qualche volta ho esagerato, ma preferisco così”.

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