Reggio Calabria, sabato a Piazza Camagna il “No Draghi day”

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Reggio Calabria: sabato 4 dicembre il sindacalismo di base e conflittuale torna nelle piazze italiane per il “No Draghi Day”

Sabato 4 dicembre il sindacalismo di base e conflittuale torna nelle piazze italiane per il “No Draghi Day”, giornata di protesta nazionale contro “un governo che fin dalla nascita ha avuto una sola linea politica: l’aumento delle disuguaglianze, con l’attacco ai lavoratori e ai settori sociali più deboli del Paese e la difesa a spada tratta delle grandi imprese e delle rendite finanziarie. Una linea confermata dalla Legge di Bilancio che, così come il PNRR, concentra le risorse sulle grandi imprese ignorando l’urgenza di una redistribuzione del reddito che riduca le disuguaglianze. Nulla contro il caro vita, i salari restano bloccati, confermato l’attacco al reddito di cittadinanza e ai pensionati al minimo. Non bastasse, restano nel dimenticatoio la sanità, la scuola e il trasporto pubblico, e anzi si riaffaccia il progetto di autonomia differenziata destinato ad aggravare e approfondire il divario territoriale e sociale. Sullo sfondo, uno sblocco dei licenziamenti ormai operativo e il disinteresse totale verso il dramma della questione abitativa e degli sfratti. La piattaforma di lotta dello sciopero generale dell’11 ottobre, promosso da tutto il sindacalismo conflittuale e di base, ha individuato con precisione i temi sui quali proseguire la mobilitazione il 4 dicembre:

  • No ai licenziamenti e alle privatizzazioni
  • Lotta per il salario e il reddito garantito
  • Cancellazione della Legge Fornero
  • Contrasto al carovita e ai diktat dell’Unione Europea
  • Rinnovi contrattuali e lotta alla precarietà per la piena occupazione
  • Forti investimenti per scuola, sanità, trasporti, previdenza pubblica e casa, contro le spese militari e le missioni all’estero, a favore di una necessaria spesa sociale
  • Per un fisco equo che aggredisca le rendite e riduca le disuguaglianze sociali”.

L’iniziativa a Reggio Calabria si terrà a Piazza Camagna dalle ore 17:00. Gli eventi in tutta Italia sono organizzati dall’Unione Sindacale di Base insieme ad Adl Cobas, Clap, Cobas Confederazione, Cobas Sardegna, Cub, Fuori Mercato, Orsa, Sgb, Sial Cobas, Unicobas, Usi-Cit.

Il Movimento per la Rinascita del PCI aderisce alla giornata di protesta organizzata dai Sindacati di Base

“Come Movimento per la Rinascita del P.C.I. c’è scritto in una nota- aderiamo alla giornata di protesta indetta dai Sindacati di Base (USB, COBAS) contro il Governo Draghi indetta a Reggio Calabria per il giorno 4 dicembre prossimo. Riteniamo che l’azione del Governo Draghi sia orientata alla salvaguardia dei grandi gruppi di capitale e di privilegio della Finanza. Non guarda per nulla ai bisogni ed alle povertà, alle emarginazioni; non fa nulla per i ceti sociali deboli. E siamo preoccupati, perché ci sembra che il Piano di Resilienza (PNRR) non sia per nulla orientato a dare sviluppo alle zone periferiche del paese; non riserva risorse adeguate alla ricostituzione di una rete di infrastrutture necessarie a ridurre il gap tra Mezzogiorno e resto d’Italia; non si occupa a sufficienza di ricerca scientifica; lascia intatto il sistema attuale che vede i ricercatori sottopagati ed in perenne stato di precarietà; come precari erano e rimangono tanti lavoratori della sanità. Contrariamente a quanto in un primo momento promesso, poco sarà investito in miglioramento del clima, di uno sviluppo energetico verde. Insomma da quel che appare, l’enorme quantità di risorse attribuite all’Italia dall’Europa non verranno utilizzate per ricostituire quello stato sociale che poneva, nei decenni scorsi, l’Italia come avanguardia di tutela delle fasce sociali deboli che rimarranno prive di servizi e di tutele; non avverrà quella rivoluzione culturale, scientifica e infrastrutturale che tutti auspicavamo. Per questo vogliamo utilizzare la giornata del 4 dicembre prossimo per protestare ma anche per lanciare idee e proposte, perché le risorse del PNRR siano investite per uno sviluppo più razionale, più omogeneo e che abbia una ricaduta visibile e concreta sul ceto medio e sulle classi sociali deboli. Non si può sprecare questa occasione per far guadagnare pochi; come purtroppo spesso è accaduto. Pertanto, convintamente, saremo a Piazza Camagna con una delegazione a manifestare insieme ai sindacati di base”, conclude la nota.

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