Reggio Calabria, Siclari: “Falcomatà ricordi che la città è dei reggini. Ammetta la propria incapacità e segua l’esempio del Centro/Destra, dimettendosi”

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Reggio Calabria, Siclari: “l’opinione pubblica chieda a gran voce le dimissioni di una amministrazione inadeguata e pericolosa per la città”

Prosegue il dibattito sulla crisi politica in atto a Palazzo Sa Giorgio. A Reggio Calabria sono giorni febbrili di trattative: il Centro/Sinistra, dopo le condanne del processo Miramare, cerca di trovare una quadra e proseguire nell’azione amministrativa. In una nota l’avvocato Ernesto Siclari, presidente di Reggio Sette Punto Zero, sottolinea:

“Per la Sinistra cittadina la comunità non conta nulla. Riuscirà qualcuno degli attori di questa commedia a tenere a mente che gli interessi della cittadinanza, almeno sulla carta, dovrebbero condurre l’azione politica, in special modo quella di chi la sta amministrando?! Ignorare i principi basilari dello stato democratico è costume ormai consolidato in questo Paese gravemente afflitto e l’apice di questa prassi illogica e perversa si registra proprio a Reggio in questi giorni, in queste ore convulse, dense di manovre, giochini di palazzo e “compravendita poltronare”, al fine di non perdere di mano la gestione del mare di fondi pubblici in arrivo dal PNRR. Serve raddrizzare lo sguardo verso le esigenze della popolazione, sui bisogni della gente, sulle carenze dei servizi, sulle condizioni di vita di una comunità che, certamente è composta in buona parte da chi consapevolmente ha voluto e votato per il degrado bis, ma che resta comunque titolare di diritti e priorità assoluti e predominanti. A partire da questa crisi di Palazzo San Giorgio, in cui a tutto si pensa e di tutto si parla fuorché, ad esempio, del fatto che il Grande Albergo Miramare resti chiuso, venuto meno il tentativo di Falcomatà (secondo il Tribunale) di darlo in gestione ad un amico. Interessi di partito, carriere personali dovrebbero sempre venire in secondo piano rispetto alle suddette preminenze. Dalla sua cattedra tardivamente rispolverata l’ex Vicesindaco Perna denuncia mancanza di programmazione e ammette il fallimento su tutti i fronti di una squadra di cui faceva parte silente sino al suo disarmo da parte del Sindaco “padre padrone” e nessuno si indigna per l’assenza di rispetto verso la comunità reggina e nei confronti delle Istituzioni che ricoprono questi rappresentanti del popolo: Perna è cosciente di tutte queste gravi circostanze pregiudizievoli per i cittadini che sta amministrando e invece di denunciarle subito alla stampa continua a sostenere un’azione amministrativa che sa essere fallimentare. E prende anche plausi e applausi. Il sospeso perché condannato continua a giocare con Reggio. Prima da Palazzo San Giorgio ora col controller a distanza, in una sorta di videogioco da play station: “Reghion Demolition”. E lo fa con l’atteggiamento leggero e noncurante da social network adolescenziale, mentre quasi contento emigra anche egli a trovare lavoro al nord. Dichiarazione implicita di vero flop. Questa sinistra i principi democratici li ha smarriti per strada, lungo la via tortuosa che porta a banche e istituti vari dell’establisment mondialista, ma qui da noi rasenta il ridicolo, con una doppia morale da primato: Falcomatà condannava senza pietà le precedenti amministrazioni ed oggi minaccia ricorsi e soprattutto temutissimi ritorni in sella ad un cavallo che lo ha disarcionato per troppa protervia, alle cui redini prova a tenersi aggrappato in un rodeo di stucchevoli dirette Facebook, millantando serenità mentre mostra i segni evidenti di ferite al potere. Il Centro Destra, di cui si onora di far parte Reggio Sette Punto Zero, stufo del balletto delle poltrone, dei ricatti, delle lotte fratricida, dell’incertezza, ha trovato la forza di riconoscersi su posizioni valoriali diverse, forse desuete, ma che hanno a cuore le sorti delle persone prima di ogni altra cosa. Questo e solo questo può fare la differenza: restituire la dignità ai singoli ruoli, tornare a concepire la politica al servizio dei cittadini. E dunque chi ha ancora remore personali a dare un doveroso segnale alla città che sia denso di orgoglio e coraggio ripensi a quei valori condivisi ed agisca unicamente nell’interesse di una speranza di futuro per Reggio, segua i consiglieri di opposizione e rassegni le proprie dimissioni, affinché il rispetto per le regole della democrazia torni a sventolare sul portone di Palazzo San Giorgio. Assurdo e folle è pensare di lasciare la gestione di tutti i fondi che sono in arrivo nelle mani di chi ha dimostrato ampiamente di non sapere gestire nemmeno l’ordinario. Adesso l’opinione pubblica sposti l’attenzione, giustamente vigile e irreprensibile, dall’opposizione alla maggioranza e chieda a gran voce le dimissioni di una amministrazione inadeguata e pericolosa per Reggio”.

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