Perché a Messina si dice: “tra amici e parenti non vinniri e cattari nenti”? Meglio evitare gli “affari di famiglia”

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Il significato del detto messinese “tra amici e parenti non vinniri e cattari nenti”: le insidie che si celano dietro gli affari fatti con familiari e amici

Famiglia e amici, due dei pilastri dell’esistenza di ogni essere umano. Come faremmo senza di loro? Nella maggior parte dei casi, familiari e amici sono le prime persone con cui veniamo a contatto fin da bambini e quelle che ci restano accanto per il periodo più lungo della nostra vita, che condividono con noi gioie e dolori, che ci vedono crescere e crescono insieme a noi. Eppure, la saggezza popolare mette in guardia anche da loro.

Nel dialetto messinese è presente un proverbio che ha vede protagonisti proprio la famiglia e gli amici. Il detto recita: “tra amici e parenti non vinniri e cattari nenti”. La traduzione italiana è: “con amici e parenti non comprare e non vendere niente”. Il significato dietro queste parole spiega che eventuali affari fatti con familiari e amici possono portare a conseguenze controproducenti, fino ad incrinare o chiudere i rapporti. Quante volte per questione di soldi si sono rovinati rapporti che duravano da anni? E quante altre ci si trova in difficoltà nel vendere qualcosa a qualche amico: qual è il prezzo giusto? Non sarebbe meglio regalarglielo? Si aspetta uno sconto? E se poi si lamenta? A ben guardare, il detto non ha un’accezione negativa: semplicemente, consiglia di preservare i buoni rapporti affettivi e mettere gli affari in secondo piano.

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