Tamponi ai vaccinati? I governatori sono contrari: “si contraddice quanto fatto, creerebbe nuove fratture nella popolazione”

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Sempre più governatori in Italia sono contrari alla misura che imporrebbe il tampone obbligatorio anche ai vaccinati per accedere ai grandi eventi

L’ipotesi del tampone ai vaccinati per accedere ai grandi eventi continua a tenere banco in Italia e in tanti stanno commentando la situazione, che al momento rimane appunto ipotesi e nulla più. Tra i governatori delle Regioni, la maggior parte sono contrari a questa misura. Alberto Cirio, presidente del Piemonte, ha spiegato “che il tampone diventi misura ordinaria per un vaccinato con Super Green Pass per vivere la propria socialità contraddice tutto il lavoro fatto”. Il presidente del Friuli Fedriga è sulla stessa linea: “penso che bisogna puntare sulla terza dose e non sui tamponi per accedere ovunque, se noi diamo questi messaggi discordanti rischiamo di non proteggere i cittadini. Noi dobbiamo puntare su quello. Se cominciano a dire che per fare attività ordinarie serve il tampone anche per i vaccinati, rischiamo di perdere la campagna vaccinale”.

“Sono molto contrario al Green Pass obbligatorio per gli studenti – ha detto sempre Fedriga – rischiamo di andare in una situazione nella quale la misura diventerebbe incomprensibile ai cittadini. Sarebbe un errore enorme, creerebbe nuove fratture nella popolazione e le fratture oggi non aiutano. Quella degli studenti è la fascia d’età con il più alto numero di contagi. Ciò comporta diffusione del virus e stress per i Dipartimenti Prevenzione delle Regioni. Come Conferenza Regioni abbiamo chiesto una strategia per garantire la scuola in presenza, e per salvaguardare studenti e famiglie”.

Dello stesso parere anche Roberto Occhiuto, che oggi ha detto: “non troverei corretto costringere al tampone anche coloro che si sono vaccinati – si potrebbe, semmai, in via eccezionale, valutare una misura di questo tipo solo per i cenoni o le serate in discoteca organizzate per l’ultimo dell’anno – né tantomeno ipotizzare mini lockdown per i giorni di festa che possano coinvolgere anche coloro che hanno deciso di immunizzarsi”.

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