Eventi avversi dopo il vaccino? I cittadini potranno chiedere un risarcimento allo stato

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Il costituzionalista Sabino Cassese fa chiarezza in merito agli eventuali eventi avversi dopo il vaccino ora che è stato imposto dallo Stato l’obbligo vaccinale anti-Covid per tutti i cittadini superiori ai 50 anni

Con l’ultimo dl, il Governo ha imposto in Italia l’obbligo vaccinale anti-Covid a tutti i cittadini di età superiore ai 50 anni. Dopo quasi due anni di pandemia, e dopo uno dall’inizio della campagna vaccinale, una delle (poche) scelte di logica e soprattutto di scienza da parte dei decisori politici. Resta ora il dubbio legato all’effettiva attuazione e ai controlli affinché tutti rispettino le regole. Ma, intanto, l’altro interrogativo è: ora che c’è l’obbligo imposto dallo Stato, cosa faranno tutti quei cittadini che avranno effetti collaterali o comunque eventi avversi dopo la somministrazione? Finora infatti, senza obbligo, la responsabilità era solo e soltanto del cittadino, che firmava il foglio del consenso prima di sottoporsi al vaccino.

E adesso? A fare chiarezza, nel corso della puntata In Onda, programma condotto da Concita De Gregorio e David Parenzo, è il costituzionalista Sabino Cassese: “le responsabilità di eventuali effetti avversi – ha spiegato – sono decisamente a carico dello Stato. Questi interventi rispondono a 3-4 provvedimenti fondamentali, che sono i trattamenti sanitari obbligatori, che sono legittimi se previsti dalla legge. Possono essere particolari, cioè per particolari categorie, come quelli pediatrici. Possono essere condizionati, se vuoi fare certe cose devi vaccinarti, per esempio salire su un autobus. E infine possono essere sanzionati, certo. Una volta per i vaccini pediatrici c’era l’ammenda e la segnalazione presso il Tribunale dei Minori. Questi sono i paletti e i criteri generali a cui ispirarsi. In caso di reazioni avverse si può richiedere il risarcimento danni allo Stato, è previsto dalla legge“.

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