Covid, si avvicina l’obbligo vaccinale per i lavoratori. Costa: “entro il 6 gennaio possibili nuove regole”

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L’obbligo vaccinale sul lavoro “darebbe un’accelerata alla campagna e ad imporre forti restrizioni ai cittadini non ancora vaccinati”, secondo il sottosegretario alla Salute

“Credo che, visti i numeri dei contagi e della pressione ospedaliera in aumento, sia ragionevole estendere subito il super green pass nei posti di lavoro. Entro la Befana potremmo stabilire le nuove regole”. Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa in una intervista al quotidiano “Il Giornale”, sulla possibilità di rendere obbligatorio il vaccino per lavorare. In sostanza, si potrà andare al lavoro solo se guariti dal Covid, vaccinati o esenti dalla campagna vaccinale. “sarà un grosso impulso nella percentuale di cittadini vaccinati ed imporre forti restrizioni a chi non si vaccina. Come ad esempio la sospensione del lavoro che deve valere non solo per i lavoratori dipendenti e della Pa, ma anche per gli autonomi”.

Misure fino ad ora rallentate per i contrasti politici anche all’interno della maggioranza: “fino ad oggi le misure sono state tutte approvate con l’unanimità e confido che succeda così anche questa volta. Ora è il momento di dare un’accelerata – sostiene il sottosegretario – . La nuova ondata pandemica, ma anche gli operatori sanitari stremati, ci chiedono di intervenire”. Per quanto riguarda, invece, l’escalation di Omicron, Costa afferma: “un virus così diffusivo è pericoloso e lo contrastiamo con la vaccinazione. Lo scorso anno con 400 mila contagiati avevamo le terapie intensive al collasso, oggi con un milione di contagiati, sono a meno della metà della loro capienza”. Infine i vaccini: “ormai 50mila italiani al giorno si convertono al vaccino – rileva il sottosegretario – e molti altri indecisi dovrebbero superare la diffidenza guardando i numeri: in Italia sono state somministrate 112 milioni di dosi e 7 miliardi in tutto il mondo”.

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