Covid, l’amarezza di Cecchetto: “nelle enciclopedie scriveranno ‘c’erano una volta le discoteche'”

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Claudio Cecchetto critica la decisione riguardante il possibile rinvio della riapertura delle discoteche: di questo passo si parlerà dei locali solo “al passato”

E’ pazzesco, è una storia infinita: nelle enciclopedie fra poco scriveranno ‘c’erano una volta le discoteche’“. È il commento amaro rilasciato da Claudio Cecchetto, ai microfoni dell’AdnKronos, in merito al probabile slittamento della data di apertura di discoteche e locali da ballo che il governo potrebbe disporre dopo il Consiglio dei ministri in programma per oggi. “Le discoteche sono a rischio di estinzione – aggiunge il dj e produttore musicale – Ed è logico che molti del settore hanno cambiato lavoro, ma speriamo che il 15 sia la volta giusta”.

A mio figlio – prosegue Cecchettoho consigliato di fare il vaccino, anche perché, oltre a proteggerti, così vai in vacanza e in discoteca. Questo è uno dei motivi che hanno dato per farlo. Se però chiudi lo stesso, come è avvenuto, il vaccino non lo faranno più. Tornando alle discoteche, ritengo che siano posti più sicuri di altri e i gestori vogliono fare andare in maniera corretta le cose, rispettando le regole, perché sono i primi a rimetterci“.

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