Covid, le Regioni vogliono il cambiamento: “niente sistema a colori, sorveglianza sanitaria per positivi sintomatici, stop alla Dad”

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Dalla Conferenza delle Regioni un documento trasmesso al ministro Speranza. Diverse le idee per il cambiamento, dal colore delle regioni a quarantena e Dad

Eliminare le fasce a colori che indicano la gravità dell’emergenza Covid nelle regioni, ridurre la sorveglianza sanitaria ai positivi sintomatici, stop alla Dad tenendo in isolamento solo gli studenti positivi sintomatici. Sono queste le richieste che hanno trovato d’accordo i presidenti delle Regioni d’Italia riunitisi oggi in un incontro che si è svolto a Roma. Dal confronto è nato un documento che sarà trasmesso al ministro della Salute Roberto Speranza e agli altri ministri competenti.

Dobbiamo guardare al futuro e procedere rapidamente verso una normalizzazione della situazione che consenta una ripresa più ordinata e il rilancio del nostro Paese. Questi gli obiettivi che ci siamo posti oggi e che sono la base di una posizione che i Presidenti della Regioni hanno condiviso in modo unanime – dichiara Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Friuli venezia Giulia – Superare definitivamente il sistema a colori delle zone di rischio assieme all’esigenza che la sorveglianza sanitaria sia riservata ai soggetti sintomatici. Va anche semplificata la sorveglianza nelle scuole. Sotto questo profilo per non interrompere continuamente l’attività didattica in presenza è opportuno tenere in isolamento solo gli studenti positivi sintomatici“.

Luca Zaia: “bisogna cambiare approccio, scenario Covid diverso”

Oggi le Regioni hanno preso una posizione forte rispetto alla situazione del Covid. Bisogna cambiare approccio di fronte a un cambio totale di scenario. E’ in corso di predisposizione un documento da inviare al Ministro Speranza”. Lo ha detto il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, al termine di un incontro tra i Presidenti delle Regioni italiane. ‘‘Bisogna applicare – ha proseguito Zaiale direttive dell’Ecdc europeo, e quindi pensare di concentrarci solo sui soggetti sintomatici rispetto alle regole da seguire e di togliere la suddivisone della Regioni in colori, naturalmente mantenendo il monitoraggio sull’andamento dei posti letto in area medica e in terapia intensiva. Rispetto alle scuole bisogna fare in modo che vadano in isolamento solo i ragazzi positivi sintomatici e che gli altri restino a scuola. Il principio generale – ha concluso Zaiaè quello della semplificazione dell’approccio prendendo atto della mutata realtà, che ci dice, ad esempio, che il contact tracing è saltato, perché con 20.000 positivi al giorno in una Regione ci sono 200.000 persone da contattare. E’ evidente che il modello attuale non funziona, come si è visto con il caos tamponi che non ha assolutamente risolto il problema“.

Giovanni Toti: “cambiare regole non più coerenti con situazione attuale”

C’è una posizione comune delle Regioni, chiediamo una semplificazione importante delle regole Covid alla luce del quadro della pandemia: dal conteggio dei malati Covid vanno tolti i ricoverati per altre patologie e vanno anche semplificate le norme per le scuole“. Il pensiero del presidente della Liguria, Giovanni Toti, al termine di una riunione dei governatori.  “Ribadiamo – ha spiegato Totiche il sistema di conteggio dei malati Covid che inserisce anche coloro che sono positivi ma ricoverati per altre patologie, i colori delle regioni, il sistema dei tracciamenti delle catene epidemiologiche, sono tutte cose che appartengono al passato e non sono più coerenti con l’andamento dell’epidemia oggi e, pertanto, vanno modificati in fretta“.

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