Covid, da domani riaprono le scuole in tutta la Sicilia tranne a Messina: pronti i ricorsi, “l’ordinanza del Sindaco è illegittima”

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Il Consigliere del Comune di Messina, Alessandro Russo, si dichiara pronto ad inviare un esposto al Prefetto: “ordinanza di chiusura delle scuole strumentale e illegittima”

In Sicilia si torna a scuola da giovedì 13 gennaio 2022. È questo quanto deciso questa mattina dalla task force regionale convocata dall’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla, durata più di tre ore, che ha visto la partecipazione dell’assessore alla Salute Ruggero Razza, i dirigenti dell’ufficio scolastico regionale, il prof. Gianni Puglisi per i presidi, una rappresentanza degli studenti, i sindacati e l’Ance, ma anche il Direttore USR ed i rappresentanti dell’Assessorato ai trasporti, alla Sanità, il Coordinatore del CTS Regionale e dell’Ufficio di Presidenza della regione Siciliana. Lagalla, durante la riunione, ha comunicato che “non vi sono le condizioni normative per un ulteriore adattamento del calendario scolastico, e che quindi non avrebbe emesso alcun provvedimento di revisione ulteriore del calendario scolastico, facendo così riprendere regolarmente da domani tutte le attività scolastiche in Sicilia”.

La posizione del governo Musumeci è quindi coincidente con quella dell’esecutivo Draghi. Il Premier nella recente conferenza stampa sulle scuole aveva affermato: “probabilmente ci sarà un aumento delle classi in Dad ma quello che va respinto è il ricorso generalizzato alla didattica a distanza. Ci sono anche motivazioni di ordine pratico perché ai ragazzi si chiede di stare a casa, poi fanno sport tutto il pomeriggio e vanno in pizzeria? Non ha senso chiudere la scuola prima di tutto il resto, ma se chiudiamo tutto torniamo all’anno scorso e non ci sono i motivi per farlo”.

Adesso, alcuni sindaci dei Comuni in zona arancione in Sicilia sono pronti ad emettere le ordinanze, sentito il parere dell’Asp, per tenere le scuole chiuse ed attivare la didattica a distanza. Particolare il caso di Messina con il Sindaco Cateno De Luca che, nonostante il Comune sia in zona gialla, ha emanato un’ordinanza di chiusura delle scuole. Con l’ultima ordinanza De Luca ha disposto dal 13 gennaio sino al 23 gennaio incluso, la sospensione delle attività didattiche in presenza negli Istituti comprensivi e scolastici pubblici, privati e paritari di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido, micronido, sezioni primavera e gli asili in casa. E’ possibile che arrivino ricorsi.

Molto critica la posizione del Consigliere Alessandro Russo, che si dichiara pronto ad inviare un esposto al Prefetto. “Quando la scuola è in mano dei buffoni della politica, dei ciarlatani politici che speculano sui ragazzi succede quello che sta succedendo a Messina: che – come sempre detto dal primo momento – le scuole in DAD a Messina non potrebbero andare e l’ordinanza del Sindaco De Luca è illegittima. La Regione, che prima parlava – come De Luca – di “fare tutta la Sicilia zona rossa”, oggi dichiara che “non ci sono le condizioni normative e sanitarie” per non solo NON dichiarare zona rossa ma neppure per chiudere più le scuole. Che quindi in Sicilia, da domani le scuole riapriranno in presenza – anche perché con oltre l’80% degli studenti superiori vaccinati, solo i buffoni politici possono pensare che le scuole siano focolai di contagio e non le occasioni di socializzazione esterna – TRANNE che a Messina. Dove, imperterritamente, nel silenzio ASSORDANTE di chi dovrebbe intervenire, resta in piedi una ordinanza strumentale e illegittima, quella di De Luca, che manda in DAD le scuole messinesi senza che ci siano non solo le condizioni di legittimità ma neppure sanitarie. Questo accade quando la pandemia viene strumentalizzata dalla politica peggiore e più becera, come quella di De Luca (che fino a un giorno fa quasi festeggiava per strada con concerti e feste di piazza e dall’oggi al domani vuole chiudere tutto): che ancora una volta Messina – Catenopoli – ha delle regole tutte sue e a pagarne le spese saranno gli studenti messinesi e le famiglie di Messina. Tutto questo per una campagna elettorale ormai aperta e lanciata sulle spalle dei messinesi, delle scuole, delle famiglie. Oggi stesso presenterò esposto urgente al Prefetto di Messina perché intervenga una volta per tutte sull’utilizzo strumentale di ordinanze e poteri locali a danno della città”, scrive Russo nel post.

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