Stop bollettino quotidiano Covid, Viola: “crea terrore e produce effetto opposto a quello sperato”

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“È sufficiente una comunicazione settimanale in cui si spieghi la situazione ospedaliera, i decessi, magari mostrando le caratteristiche dei pazienti Covid ricoverati (età, vaccinazione, co-morbidita’)”, spiega la nota immunologa

Era il 31 gennaio 2020 quando l’ospedale Spallanzani di Roma diffuse il primo bollettino medico sul coronavirus. Una circostanza dettata dalla scoperta dei primi due casi del virus in Italia: una coppia di cinesi giunta in vacanza nel nostro Paese. Nel giro di qualche giorno, la diffusione sempre più capillare del virus portò il Ministero della Salute ad emanare un proprio bollettino, letto dagli esperti nel corso di quella che è diventata una consueta conferenza stampa. E’ così che i dati vengono pubblicati tuttora, ogni pomeriggio, con i dati giornalieri di tutte le Regioni sui contagi, le persone attualmente positive, i ricoveri e i decessi. Ma c’è chi pensa che non serva più, almeno in questa forma. Tra questi anche l’immunologa Antonella Viola, professoressa ordinaria di Patologia generale presso il dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Padova.

“C’è una grande differenza tra raccogliere i dati e analizzarli quotidianamente e sbatterli in prima pagina ogni giorno. C’è una grande differenza tra il tener conto di tutti i positivi (sintomatici e non) a fini epidemiologici e dare questi numeri crudi in pasto alle persone. In questo momento continuare ad allarmare i cittadini parlando di contagi, senza dire che quasi tutti sono asintomatici o paucisintomatici, è creare terrore”, afferma Viola. Il bollettino Covid “può restare identico per CTS, Ministero, Regioni ma per le persone comuni deve cambiare. È sufficiente una comunicazione settimanale in cui si spieghi la situazione ospedaliera, i decessi, magari mostrando le caratteristiche dei pazienti ricoverati (età, vaccinazione, co-morbidita’). Creare terrore ha sempre l’effetto opposto a quello sperato. In questo caso, causa sfiducia e dubbi, oltre a far vivere i cittadini sotto un cielo nero di angoscia”.

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