Quirinale, elezione Presidente della Repubblica: la diretta del voto, ieri nuovamente fumata nera con la “vittoria” delle schede bianche
È in programma oggi alle 11 la quarta votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica dopo la terza fumata nera di ieri. Come già ieri e due giorni fa, anche oggi i senatori e i deputati sono stati divisi in fasce orarie per rispettare le disposizioni anti Covid alla Camera. In corso trattative febbrili tra i partiti con incontri per trovare il “nome giusto” per il Colle. I Grandi elettori, sono 1009. Il quorum oggi è a quota 505. Mentre i Grandi elettori positivi continuano a votare nel seggio drive-in allestito nei pressi della Camera.
Quirinale: 441 le astensioni nel quarto scrutinio
Sono 441 le astensioni nel quarto scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica. A dare indicazione ai grandi elettori del centrodestra di partecipare al voto ma senza ritirare la scheda e quindi scegliendo l’astensione sono stati i leader di tutte le forze che compongono la coalizione che, in termini di voti per il Quirinale, ha 453 voti. Dunque una differenza di 12 voti, anche se due grandi elettori, Elio Vito e Vittorio Sgarbi, hanno invece ritirato la scheda.
Quirinale, ultimato lo spoglio: Mattarella 166 voti, Di Matteo 56
Ultimato velocemente lo spoglio. Aumentano i voti per il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel quarto scrutinio per l’elezione del suo successore, che passa dai 125 di ieri ai 166 di oggi. 56 le preferenze per il pm Nino Di Matteo.
Quirinale: al via lo spoglio
Il presidente della Camera, Roberto Fico, procede ora allo spoglio. Da oggi per l’elezione è sufficiente la maggioranza assoluta dei componenti l’assemblea dei 1.009 grandi elettori, pari a 505 voti.
Quirinale, Cacciari: “Casini Presidente sarebbe una vittoria per Matteo Renzi”
Il filosofo Massimo Cacciari è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è Desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi e Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus. Il professor Cacciari ha commentato l’elezione per il Presidente della Repubblica. “L’inghippo sta nel fatto che la questione del Presidente della Repubblica è strettamente collegata al Governo. Se non si mettono d’accordo sulla Presidenza va in crisi il Governo stesso. In questa logica la cosa più semplice sarebbe stata confermare Mattarella lasciando Draghi premier. Questa prospettiva sembra remota e quindi i partiti si trovano in questo colossale pasticcio. Devono fare un Presidente della Repubblica che non scontenti Draghi che sennò verrebbe delegittimato ed indebolito”. Massimo Cacciari vede Casini futuro Presidente: “Se Enrico Letta dice che ha una sorta di intesa con Salvini vuol dire che si sono trovati d’accordo su Casini. La Casellati non potrebbe mai essere eletta a meno che il PD non impazzisca. L’elezione di Casini sarebbe un’altra bella vittoria per Matteo Renzi”. Cacciari spiega il perché di questa ultima affermazione: “Renzi era il candidato di Casini da quel dì. È stato Casini ad imporlo come candidato nel collegio di Bologna qualche anno fa. Sono segreti di Pulcinella. Non faccio altro che dire le cose che sanno tutti. È abitudine di questa pseudo politica raccontare le palle”. “È la prima volta che le questioni del Presidente della Repubblica e del Governo vanno avanti così strettamente. Se non trovano una soluzione rischiano, da un punto di vista di immagine, di fare un bis di quanto accaduto nel 2013 con Napolitano. Sono passati 9 anni dal grande discorso di Napolitano che, da Presidente eletto, disse alla Camera: “Vergognatevi, siete degli irresponsabili”. L’ha detto testualmente ed ora siamo nella stessa situazione. Non c’è dubbio che ad oggi c’è la volontà di qualche politico di tenere Draghi “prigioniero” a fare il premier per un anno per poi liberarsene”.
Quirinale, Salvini e Meloni lavorano a candidatura Belloni
Matteo Salvini, a quanto apprende l’agenzia di stampa Dire, avrebbe fatto il nome di Elisabetta Belloni a Giorgia Meloni, una scelta apprezzata dalla leader di Fratelli d’Italia. Si lavora a questa ipotesi cercando di convogliare i voti dei grandi elettori del Centro/Sinistra.
Quirinale, Renzi: “indecoroso balletto di nomi”
“È finito il tempo delle bambinate, dobbiamo fare le cose che fanno gli statisti: si continuano a fare dei nomi per poi bruciarli, siccome sono tutte persone per bene, di qualità, trovo sia indecoroso continuare il balletto dei nomi”, afferma il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.
Quirinale: al via la quarta votazione a Montecitorio
Al via nell’Aula di Montecitorio la quarta votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica.
Quirinale: il centrodestra oggi si astiene
“Il centrodestra ha deciso di proporre la disponibilità a votare un nome di alto valore istituzionale. Per consentire ai grandi elettori di tutti i gruppi di superare veti e contrapposizioni – e convergere per dare all’Italia un nuovo presidente della Repubblica – la coalizione ha deciso di dichiarare il proprio voto di astensione nel voto odierno. Il centrodestra è pronto a chiedere di procedere domani con la doppia votazione”. Così in una nota comune del centrodestra.
Quirinale, Salvini stoppa Casini: “è stato eletto con il Pd”
Matteo Salvini è chiaro: “i vari leader li sento tutti i giorni, è il mio lavoro. Porto proposte, abbiamo nomi di assoluto livello, non penso che il centrodestra che rappresenta decine di milioni di italiani debba dimostrare qualcosa e che solo a sinistra ci siano profili morali e istituzionali. Prima si elegge” il capo dello Stato “meglio è. Stiamo scegliendo la più alta carica dello Stato, dobbiamo fare una scelta che renda orgogliosi gli italiani “. E sul nome di Pierferdinando Casini il segretario del Carroccio aggiunge: “proposto da sinistra, è stato eletto con il Pd”.
Quirinale, Renzi: “non credo si chiuderà oggi ma domani”
“Non credo che si chiuderà oggi ma domani. Credo che anche oggi sarà un’altra giornata persa”, ha detto il leader di Italia Viva ed ex Premier, Matteo Renzi.