Gianfranco Fini compie 70 anni: fondatore di Alleanza Nazionale con la “svolta” di Fiuggi, consigliere comunale a Reggio Calabria nei primi anni ’90 e grande amico di Giuseppe Scopelliti

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Gianfranco Fini compie 70 anni: ideatore della “svolta” di Fiuggi e per anni leader della Destra italiana, fu consigliere comunale a Reggio Calabria e più volte deputato oltre che presidente della Camera e Ministro degli Esteri

Gianfranco Fini, nel bene e nel male, ha ricoperto un ruolo di spicco nel panorama politico italiano della Destra nazionale. Deputato dal 1983 al 2013, presidente della Camera dal 2008 al 2013, segretario nazionale del Fronte della Gioventù e del Movimento Sociale Italiano, poi presidente di Alleanza Nazionale fondato con la “svolta” di Fiuggi, sciolse AN nel 2008 per fondare il Popolo della Libertà con Silvio Berlusconi. Nei governi Berlusconi ha ricoperto l’incarico di vicepresidente del Consiglio dei ministri e di ministro degli Esteri.

Dal 13 febbraio 2011 all’8 maggio 2013, dopo l’abbandono del Pdl e il litigio con Berlusconi, divenne presidente del partito politico Futuro e Libertà. A seguito dell’insuccesso alle elezioni politiche italiane del 2013, che comporta anche la sua esclusione dal parlamento nel quale, fino ad allora, aveva rivestito il ruolo di presidente della Camera, rassegna le dimissioni da presidente del partito e lascia, in sostanza, la politica attiva.

Da ricordare il forte legame con la città di Reggio Calabria: difatti Fini fu consigliere comunale da dal febbraio all’ottobre 1993. Nella sua esperienza reggina e tra le file del suo partito, conobbe Giuseppe Scopelliti, del quale fu un grande amico. Proprio Gianfranco Fini ha scritto la prefazione del libro “Io sono libero” dell’ex Governatore della Calabria, in cui scrive:  “ho conosciuto e cominciato a stimare Scopelliti a metà degli anni ottanta, e il modo con cui egli ripercorre le tappe della sua “carriera” politica (da ragazzino, che scappava dall’oratorio per sentire il comizio di Almirante, a Segretario nazionale del Fronte della Gioventù, da sindaco, plebiscitato dai suoi concittadini, a governatore della regione) ha rafforzato il mio giudizio positivo sulla sua figura. Innanzitutto, sul piano umano”.

All’interno del libro, poi, Scopelliti rimarca: “il nostro rapporto – dice – non si è mai interrotto. Anche in questi ultimi anni ho avuto l’opportunità di incontrarlo e sentirlo frequentemente. Gianfranco è un leader, ha contribuito a scrivere pagine importanti non solo della nostra storia. Intellettualmente brillante, profondo e ironico, penso rappresenti, ancora oggi, una delle menti più lucide del panorama politico nazionale. Fini, probabilmente, ha pagato lo scotto di essersi assunto responsabilità politiche gravose, come ogni leader degno di questo nome dovrebbe fare. Molti gli attribuiscono ancora oggi la colpa di aver svenduto il patrimonio ideale e politico di Alleanza Nazionale facendola confluire nel Partito delle Libertà. In realtà, Gianfranco aveva compreso con largo anticipo che alcuni dei cosiddetti “colonnelli” si erano già consegnati a Silvio Berlusconi, con cui da tempo dialogavano intensamente, con l’obiettivo di delegittimarlo e isolarlo nel partito. Così facendo, avrebbero avuto il merito di traghettare Alleanza Nazionale verso il partito unico del centrodestra”.

Stima per il politico ma anche per la persona: “Un leader, ma anche una persona con una grande umanità – prosegue Scopelliti – È stata sua l’ultima telefonata che ho ricevuto da “uomo libero”. Mi ha chiamato la mattina del 5 aprile, quando mancavano poche decine di metri per arrivare davanti all’ingresso del carcere, dove mi stavo spontaneamente costituendo. Le sue parole sono state profonde, affettuose, amichevoli ma, al tempo stesso, da uomo di Destra quale è, mi incoraggiava a non mollare. A mantenere la testa alta. Io ho trovato la forza per dire solo poche parole: “Caro Presidente, nel mio agire in quasi venti anni di amministrazione, non ho mai tradito i nostri ideali, i nostri valori”.

Gli auguri di Peppe Agliano

“Nessuno è esente dal commettere errori, e lui ne ha certamente commessi. I più gravi e indegni però li hanno commessi coloro che (per lo più da lui beneficiati) lo hanno osannato in auge e crocefisso in ambasce. Auguri. Gianfranco, felice 70° compleanno“. Scrive sul proprio profilo facebook, l’ex assessore comunale e protagonista della destra reggina, Giuseppe Agliano.
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