Sebastian Colnaghi, un giovane siciliano con la passione per la natura, gli animali e la sua terra: il ruolo nella scoperta della Vipera aspis hugyi concolor, le giornate ecologiche a Siracusa e un particolare uso green dei social
Nato a Milano, ma siracusano al 100%, tanto che “dopo 3 giorni di vita ero già sul primo aereo per la Sicilia“. L’amore per la natura, la sensibilità di osservare, conoscere e rispettare ciò che ci circonda, che c’era prima di noi e che ci sarà dopo il nostro passaggio, le radici del nostro passato e il lascito che doniamo a chi verrà dopo di noi. Sebastian Colnaghi è cresciuto così, a contatto con la Sicilia: terra ricca di storia, fascino, flora e fauna come poche al mondo. Oggi ha 21 anni e collabora con alcuni team di ricercatori di Milano e Palermo: d’inverno, quando effettua escursioni, preleva campioni di anfibi e rettili che potrebbero essere utili per degli studi; d’estate, quando i rettili escono dal letargo, si dirige sul campo insieme a degli esperti, al fine di studiarli da vicino. StrettoWeb ha avuto il piacere di intervistarlo e venire a conoscenza di una parte green della Sicilia.
La passione nata da bambino e il ruolo nella scoperta della Vipera aspis hugyi concolor
L’estate, il mare della Sicilia, il contatto con la natura, le prime “lezioni” di papà. Da bambino, Sebastian si è appassionato così a un mondo tutto nuovo: “ho sempre vissuto in una villetta al mare, soprattutto nel periodo estivo. Ogni giorno ero a contatto con l’acqua e con la natura, la mia passione è nata da bambino. Per quanto riguarda i rettili, mio padre mi ha fatto conoscere il mondo delle lucertole, ho scoperto il loro fascino e me ne sono innamorato. Seppur ci sia sempre stato il timore verso i serpenti. Un giorno, da bambino, mio padre uccise una biscia in giardino: da amante degli animali sono scoppiato in lacrime! Da lì ho iniziato a studiare e approfondire, da autodidatta, le diverse specie di serpenti presenti sul territorio siciliano e a non averne più paura. Io sostengo che la paura derivi dall’ignoranza: noi temiamo ciò che non conosciamo. Nel momento in cui sappiamo che quel determinato tipo di serpente non morde o non costituisce un pericolo per l’uomo, la paura svanisce. Qualche anno dopo presi due bisce e le feci toccare a mio padre, permettendogli di superare le sue paure“.
La sua passione gli ha permesso di svolgere un ruolo importante nella scoperta della Vipera aspis hugyi concolor, una particolare variante cromatica della normale vipera che si trova in Sicilia. Sebastian racconta: “Vipera aspis hugyi, unica specie di rettile velenoso presente in Sicilia, per questo abbastanza temuto. È l’unico ad avere la pupilla ellittica (come i gatti), fra quelli presenti sul territorio. Si trova in tutta la Sicilia, maggiormente sulle montagne, ad esempio sull’Etna o sui monti Iblei. Nella località di Castelluccio (Noto) è stata ritrova una specie di un unico colore, definita “concolor”: una variabilità cromatica molto rara, ritrovata per la prima volta nel Meridione. Due addetti forestali hanno trovato questo esemplare e mi hanno mandato del materiale fotografico. Visionandolo ho capito subito che c’era qualcosa di strano: le vipere sono difficili da trovare, specialmente quelle “concolor”! Ho provveduto a contattare dei ricercatori ed è stato realizzato un articolo per la rivista scientifica americana Herpetological Review“.
L’uso dei social per attività e iniziative di sensibilizzazione
Sebastian è mosso da una grande passione per il green e ha deciso di attivarsi per il proprio territorio. Attraverso l’uso dei social veicola informazioni sulla natura e mostra gli splendidi paesaggi che visita, ma utilizza i propri profili anche per organizzare delle giornate all’insegna dell’ecologia in cui riunire amici e anche molti sconosciuti per pulire le spiagge di Siracusa e provincia. Una delle sue iniziative ha catturato anche l’attenzione del programma Rai “Linea Verde” che ha realizzato un servizio su di lui. “Ho sempre avuto a cuore il mare e l’ecosistema marino, so i danni che fa la plastica agli animali e mi piange il cuore vedendo le nostre bellissime spiagge deturpate dalla plastica. – racconta il giovane siciliano – Mi sono detto: perchè non organizziamo delle giornate in cui sensibilizziamo più gente possibile, soprattutto i giovani, su questo tema? Ho iniziato a organizzare queste giornate nella provincia di Siracusa e l’adesione è stata davvero numerosa. La gente ha a cuore questo tema“.
Un uso differente dei social, per veicolare messaggi importanti e sensibilizzare i giovani che, seppur maggiormente attenti alla tematica ambientale rispetto al passato, ancora cadono in qualche “dimenticanza”. “Se mi dà fastidio l’etichetta di influencer? Assolutamente no. – chiarisce Sebastian – Se hai un grande pubblico che ti segue, influenzi automaticamente l’opinione della gente, è importante sfruttare i social per delle iniziative che fanno bene al pianeta, oggi ne abbiamo più bisogno che mai. Rispetto al passato, soprattutto attraverso i social, il tema dell’ecologia è diventato molto popolare. Ma è anche vero che c’è molto lavoro da fare. Spesso anche i giovani buttano di tutto in mare. Mi chiedo come la gente non si renda conto di quello che fa: se butti una carta in mare, poi la mangia il pesce che infine mangeremo noi. Il cerchio si chiude“.
Una Sicilia più green: dalla sensibilizzazione allo ‘sguardo’ dei siciliani
Ognuno di noi gioca un ruolo fondamentale nella difesa dell’ambiente. Dunque, come rispondono Siracusa e la Sicilia all’appello in difesa della natura? “Quando ho iniziato a organizzare queste giornate ecologiche, sono stato chiamato anche dal Sindaco di Siracusa, che mi ha rilasciato un premio alla meritoria attività nella tutela dell’ambiente, e anche lui ha partecipato ad alcune mie iniziative. – racconta Sebastian – Siracusa ha risposto molto bene sul tema, ma c’è ancora tanto lavoro da fare. Secondo me c’è bisogno di una forte sensibilizzazione da effettuare attraverso i social, ma anche di organizzare più iniziative dal vivo mirate alla sensibilizzazione. Sarebbe anche utile, magari, se le ditte di pulizia venissero incaricate di occuparsi anche della pulizie di spiagge e tratti di costa, nonostante non sia il loro compito: noi volontari non riusciremo mai a fare il loro lavoro in termini di raccolta di rifiuti“.
Per concludere, un messaggio rivolto a tutti i siciliani: “non ci rendiamo conto di quante bellezze ci circondano. Abbiamo centinaia di migliaia di tombe sparse per tutta la Sicilia, in stato di totale abbandono. Siti che potrebbero essere valorizzati per una maggiore fruibilità turistica, invece sono abbandonati a se stessi. Chi ci governa dovrebbe sfruttare queste possibilità. Ai miei conterranei chiedo di guardare la Sicilia in un modo diverso, perchè siamo circondati dalla bellezza e non ce ne rendiamo conto. Dobbiamo amarla e rispettarla“.