Messina, la protesta contro il Green Pass di un gruppo di professionisti: “la libertà personale è inviolabile, il Sindaco non ha compreso la gravità del problema”

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La norma che impone l’obbligo di Super Green Pass per viaggiare, secondo il gruppo “Disobbedienza civile” di Messina, “sta detenendo migliaia di persone al domicilio coatto”

Decine di denunce sono state presentate in questi giorni contro il presidente del consiglio Mario Draghi e gli esponenti del suo governo. A farlo sapere sono i rappresentanti del gruppo “Disobbedienza civile” di Messina, formato da tanti professionisti (professori, avvocati) e studenti che contestano l’utilizzo del Green Pass per poter svolgere determinate attività. Circa venti di loro nella giornata di lunedì 10 gennaio 2022 è stato fermato agli imbarchi degli aliscafi per raggiungere Reggio Calabria, sono così scattate le denunce alle autorità competenti “per sequestro di persona”.

“L’accusa è di avere violato la libertà personale, condannando di fatto i siciliani non vaccinati a un obbligo di dimora, contro il quale non sono ammesse deroghe. Eppure l’art. 13 della Costituzione prevede che ‘La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge’. I siciliani non vaccinati (e gli abitanti di tutte le isole italiane) non hanno ricevuto nessun provvedimento restrittivo da parte di alcun giudice. Per questo le denunce che sono state presentare ai carabinieri o alla polizia accusano il governo di sequestro di persona: a un milione di siciliani con un decreto legge il Governo ha imposto il confinamento sulle isole”, si legge nella nota.

La protesta non ha però nulla a che vedere con la contestazione messa in atto in questi giorni dal sindaco di Messina, Cateno De Luca. “Questi, infatti, sostiene che deve essere dato il tempo ai non vaccinati di mettersi in regola, ma non ha colto il grave attentato alle libertà fondamentali compiuto dal Governo nazionale. Del resto, un anno e mezzo fa, fu lo stesso sindaco De Luca a tentare di limitare la libertà dei siciliani di attraversare lo Stretto e dovette intervenire il Governo annullando l’ordinanza del sindaco. Quest’anno le parti si sono invertite. I rapitori si sono scambiati i ruoli, gli ostaggi sono sempre gli stessi. Chi ha presentato la denuncia è contrario a ogni violazione delle libertà fondamentali”, conclude il comunicato.

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