Dopo la decisione nel pomeriggio del presidente Nello Musumeci, in serata è arrivata anche la firma del governatore calabrese: “ok attraversamento Stretto Messina con green pass base”
Per attraversare lo Stretto di Messina basterà esibire un tampone negativo. Dopo l’ordinanza del presidente Nello Musumeci, è arrivata la sponda del governatore calabrese che sancisce la fine dell’assurdità durata qualche ora e il grande paradosso creato per i cittadini sprovvisti di certificato vaccinale, i quali potevano uscire dall’Isola per raggiungere Reggio Calabria o Villa San Giovanni ma eventualmente poi non potevano fare ritorno. Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha appena firmato un’ordinanza che prevede la possibilità di utilizzare i mezzi di trasporto pubblico e collegamento marittimo tra la Regione Calabria e la Regione Sicilia anche con il possesso del cosiddetto green pass base (avvenuta guarigione, vaccinazione o tampone negativo). I non vaccinati avranno l’obbligo di rimanere sui rispettivi veicoli per tutto il tempo della traversata e, i pedoni, quello di stazionare negli spazi comuni aperti delle imbarcazioni, mantenendo l’adeguato distanziamento interpersonale ed indossando una mascherina FFP2. L’accesso ai locali chiusi resta consentito ai soli possessori della certificazione verde “rafforzata” o “booster”.
Si tratta di un colpo basso per il Governo italiano, perché a questo punto sono due le Regioni che si oppongono all’utilizzo obbligatorio del Super Green Pass nei mezzi di trasporto che collegano le Isole. L’unico territorio che adesso resta isolato è la Sardegna, quindi ci si aspetta che il Ministro Roberto Speranza modificherà il decreto legge dopo aver ottenuto il fallimento di una norma su cui puntava molto per cercare di spingere sulle vaccinazioni anti-Covid. A questo punto termina il “sequestro di Stato” (così definito dal Sindaco Cateno De Luca) per i cittadini non vaccinati, che torneranno ad avere gli stessi diritti di tutti i siciliani, calabresi e italiani vaccinati.
Ci si augura che i due governatori di Calabria e Sicilia, come dimostrato in questa occasione, riescano a coalizzarsi su un’altra grande battaglia di sviluppo e civiltà, cioè quella della realizzazione del Ponte sullo Stretto: battendo i pugni sui tavoli di confronto col Governo centrale potrebbero far pressioni concrete per ottenere le risorse necessarie utili a vedere finalmente in piedi l’importante opera di collegamento stabile, cessando così l’inutile perdita di tempo portata avanti, ancora una volta, pure dal Ministro Enrico Giovannini.