“Positivi con altre patologie non conteggiati come ricoveri Covid”: circola una bozza, ma il Ministero della Salute precisa

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Circola una bozza del Ministero della Salute in merito alla possibilità che questo accolga la richiesta delle Regioni sul cambio di calcolo dei ricoveri Covid. L’interlocuzione c’è, ma il Ministero ha voluto fare delle precisazioni

E’ indiscrezione di questa mattina, rilanciata da diverse agenzie stampa, la possibile svolta in Italia in tema di ricoveri Covid. Secondo quanto comunicato, infatti, sarebbe pronta una circolare del Ministero della Salute la cui bozza, che sarebbe a firma della direzione generale della Prevenzione e di quella per la Programmazione sanitaria, sottolineerebbe che “il paziente ricoverato per cause diverse che risulti positivo al test per Sars-Cov-2, ma asintomatico per Covid 19, qualora sia assegnato in isolamento al reparto di afferenza della patologia per la quale si rende necessario il ricovero, pur essendo tracciato come ‘caso’ non sarà conteggiato tra i ricoveri dell’Area Medica Covid, fermo restando il rispetto del principio di separazione dei percorsi e di sicurezza dei pazienti”. Qualora la bozza dovesse diventare ufficiale, dunque, a partire dall’1 febbraio il bollettino considererà in una voce a parte i “pazienti Covid ricoverati per cause diverse”.

A quanto si legge, dunque, il Governo potrebbe accogliere la richiesta delle Regioni di cambiare il conteggio dei ricoveri, distinguendoli da “per” o “con” Covid. Una strada che Lombardia e Piemonte hanno già iniziato in parte, seppur solo per il proprio conteggio interno, anche supportate dai pareri di sempre più medici ed esperti sul tema. Il Ministero della Salute, però, pur non smentendo, frena: “Relativamente alle odierne indiscrezioni di stampa su modifiche al conteggio dei pazienti ricoverati si afferma che nessun atto formale è stato disposto al momento da parte del ministero della Salute. Fermo restando quanto riconosciuto ieri dall’Istituto superiore di sanità è ovviamente sempre aperta l’interlocuzione con le Regioni”, la nota diffusa dal Ministero.

L’impressione, dunque, è che l’interlocuzione sia attiva e che si possa trovare un compromesso a un vero e proprio paradosso esistente da due anni senza che nessuno avesse mai mosso un dito nonostante le evidenze. Lo studio Fiaso qualche giorno ha smascherato un problema grave: il 34% dei ricoverati su 550 pazienti degli ospedali italiani erano positivi ma non si trovavano in ospedale per Covid. Un’anomalia che si ripercuote anche relativamente al cambio di colore delle Regioni. Ieri il Piemonte ha fatto sapere che, con un conteggio diverso, la percentuale dei ricoverati in area medica si abbasserebbe di circa dieci punti percentuali. Da capire dunque quali saranno gli sviluppi: se realmente ci sarà un conteggio diverso e se questo comporterà differenze nel cambio dei colori. Ad oggi però, almeno fino all’1 febbraio, non cambia comunque niente.

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