Quirinale, elezione Presidente della Repubblica: è il caos tra i partiti, Centro/Destra e Centro/Sinistra non riescono a trovare una quadra
Dopo 4 fumate nere, all’orizzonte non si prospetta la fumata bianca. C’è caos, veti e confusioni tra i partiti: Centro/Destra e Centro/Sinistra sono nel delirio più totale. Da osservatori non possiamo che evidenziare l’incapacità e la poca lungimiranza nel designare un nome (non di parte ma terzo) che riesca a fare da garante della nostra costituzione. Non vogliamo dare lezioni a nessuno, non è il nostro lavoro, ma, il nostro ruolo di cronisti ci obbliga ad analizzare ciò che sta avvenendo: Matteo Salvini sembra tarantolato, sforna nomi su nomi, anche autorevoli, ma che, così facendo, passano nel “tritacarne politico” e vengono “bruciati”. Una domanda al leader del Lega, cosa vuol dire “faccio incontri pomeridiani per dare dei nomi”? Il presidente della Repubblica, la massima carica dello Stato, viene designata con incontri carbonari? Tra l’altro, il Centro/Destra è disunito con una Giorgia Meloni che sta invitando gli alleati (Lega e Forza Italia) di forzare la mano, scegliere un nome e votarlo (coraggiosa la scelta di Crosetto che ha dato i suoi frutti). Insulsa la posizione di Forza Italia, senza Berlusconi un partito impalpabile.
Se Atene piange, Sparta non ride. Nel Centro/Sinistra regna il caos più profondo: Enrico Letta con il Pd, spaccatissimo al suo interno, non sa che pesci prendere. I Dem non sono stati capaci di imbastire una trattativa seria e attendono i nomi di Salvini per dire “no”. Tattica difensiva ma che rischia di non portare a nulla. Il M5S, invece, non ha nessuna linea con l’ex premier Giuseppe Conte che fa da stampella a Letta. Insomma un quadro più che desolante.
Per uscire da queste secche le strade sono tre: andare in ginocchio da Mattarella e scongiurarlo di rimanere qualche altro anno (cosa già successa con Napolitano bis), puntare su Mario Draghi e mettersi d’accordo per il proseguo della legislatura con questa stessa maggioranza o sedersi intorno ad un tavolo e discutere da persone che hanno veramente a cuore le sorti dell’Italia.
Quirinale, Salvini punterebbe su Frattini o Massolo
La novità dell’ultima ora è il nome di Franco Frattini, attuale presidente del Consiglio di Stato, ritornato in campo, come proposta leghista. Nome che il leader della Lega, Matteo Salvini farà agli alleati. Ma che non dovrebbe essere l’unico, perché a quanto apprende l’Adnkronos, il leader del Carroccio, punterebbe anche sul nome di Giampiero Massolo, su cui nelle ultime ore ci sono state indiscrezioni e smentite. Il nome dell’attuale presidente dell’Ispi (istituto per gli studi di politica internazionale), corrisponde, a quanto si apprende, al personaggio di alto profilo istituzionale, senza tessera di partito, atlantista, europeista, che può essere condiviso anche al di fuori del centrodestra.
Quirinale, La Russa: “Frattini? Non ci risulta”
“Non era un nome nella rosa e non ci risultava. Forse era un nome per depistarvi e ci è riuscito”. Così Ignazio La Russa, arrivando a Montecitorio, a proposito dell’ipotesi Franco Frattini.