Reggina, così non va: l’analisi sulla sconfitta col Brescia, sui calciatori e sulle presenze allo stadio

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La Reggina contro il Brescia ha perso la quinta gara di fila in casa: analisi e opinioni sparse

Continua il dialogo con i nostri lettori per esprimere le nostre valutazioni e per aprire un dialogo ed un confronto con chi, come noi, ha a cuore le sorti della nostra Reggina. Ciò fermo restando che la nostra è una semplice opinione che non vuole essere indicativa per gli addetti ai lavori. Essendo fuori sede per motivi familiari di salute e non avendo la possibilità di vedere la partita in televisione, il nostro dire fa riferimento a quanto letto nei Quotidiani Nazionali. Prendiamo contezza di una squadra, il Brescia, che ha vinto con il minimo sforzo con l’altra squadra, la Reggina, appena consistente, senza verve e, soprattutto, senza orgoglio. L’impegno, la determinazione, il cervello, il cuore oltre l’ostacolo, spesso, possono sopperire e superare la migliore tecnica dell’avversario. Purtroppo ciò non è avvenuto, tant’è che è bastata mezz’ora di gioco al Brescia per assicurarsi la vittoria, che poteva essere ancora più rotonda se tra i pali non ci fosse stato Micai.

Continua, quindi, la disfatta della Reggina con le 5 sconfitte consecutive (record negativo in assoluto per la Società Amaranto?), che avvicinano, sempre di più, la squadra amaranto verso il basso della classifica. Tuttavia tali risultati non significano retrocessione, ma rappresentano un campanello d’allarme per il prosieguo del campionato e per attenzionare, ancora di più, il mercato di riparazione. La vittoria del Brescia è fuori discussione benché la Panchina reggina abbia cercato di porvi riparo attraverso i cambi. Addirittura il “tourbillon” è iniziato al 23′ del primo tempo (fatto inusuale), ma non ha ottenuto alcuna sortita, tant’è che il primo vero tiro in porta è stato segnalato intorno al 70′. Sembrano molti i problemi da risolvere. Ciò che ci dispiace è che ogni sconfitta venga giustificata con una motivazione che, dal nostro punto di vista, lascia il tempo che trova e si cerca di portare, con immediatezza, il discorso sulla prossima partita che dovrebbe essere, in teoria, quella di “rifarsi”. Noi vorremmo fare delle valutazioni che possono sembrare semplicistiche ed estremiste: in campo ci sono stati 11 uomini per il Brescia e 11 per la Reggina; le migliori qualità tecniche si possono sopperire “aggredendo” sportivamente e continuamente l’avversario; “sputando sangue” oltre il 90° minuto, affrontando ogni partita come se fosse “quella della vita”. Non ci sembra che nella Reggina ci sia stato negli ultimi mesi questo “animus pugnandi”.

In fin dei conti questi “dipendenti” del calcio che lavorano 4/5 giorni la settimana non più di 4/5 ore al giorno sono pagati per svolgere al meglio il loro impegno con stipendi, tenendoci bassi, almeno 4/5 volte in più di tanti altri lavoratori che sono impegnati per almeno 8 ore al giorno per 6 giorni la settimana, in alcuni casi con importanti sacrifici fisici e/o con rischi molto più elevati rispetto a quelli dei calciatori. I retorici non ci vengano a dire che la loro attività lavorativa ha un tempo breve perché qualunque lavoro, specialmente nel momento sociale che stiamo vivendo, può essere a rischio per svariati motivi. Oltretutto, nel caso specifico, il “datore di lavoro”, se non provvede a pagare ogni 16 del mese gli stipendi, va incontro a una penalizzazione di punti in classifica, a perdite finanziarie importanti con il rischio di avere una tifoseria “contro” che chiede, giustamente, sempre la vittoria, con le pretese di quelli che sono “contro a prescindere” per un loro “tornaconto personale”, che fomentano le tifoserie illudendole o facendo presagire traguardi che per una società non sono facilmente raggiungibili. Tutt’altro!

P.S. Abbiamo notato che alcuni operatori dell’informazione hanno dato voti bassi (4,5) ai giocatori reggini. Riteniamo più giusto questo concreto “modus operandi” anziché quello “standardizzato” (5/5,5/6) che permette ai giocatori di pensare e di illudersi che alla fine non hanno fatto male.

Ultima nostra valutazione: 1675 spettatori paganti + 1733 abbonati; circa 3500 presenze che ci sembrano poche per una squadra di serie B come la Reggina che ha da 108 anni una Storia importante. Tifosi si nasce!

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