Sanremo 2022, la stoccata di DJ Aniceto: “Festival a pieno regime, ma discoteche chiuse. Noi trattati come Satana”

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Due pesi e due misure nella gestione della musica italiana: Sanremo 2022 a pieno regime, discoteche ancora chiuse. DJ Aniceto protesta e invoca il modello inglese

È triste dirlo, ma dagli anziani pieni di pregiudizi al Governo saremo sempre visti come dei diavoli e come vittime da sacrificare, da buttare sulla brace”. Parole dure quelle rilasciate da DJ Aniceto all’AdnKronos in merito al decreto per lo stato di emergenza Covid che il Consiglio dei Ministri dovrebbe emanare oggi, nel quale dovrebbero esserci novità per quanto riguarda il comparto delle discoteche, probabilmente chiuse fino al 15 febbraio. “Forse dovremmo emigrare in Inghilterra dove dal 26 gennaio c’è ‘il liberi-tutti’. Viva la monarchia!“, aggiunge il dj.

Se la data del 15 febbraio dovesse essere confermata, si tratterebbe di una sorta di compromesso fra chi come il ministro Speranza non ritiene ancora sicura l’apertura e chi, raccogliendo l’appello dei gestori, si basa sul calo della curva epidemiologica e vorrebbe riaprire subito. La riapertura, inizialmente prevista per oggi, rischia di slittare ulteriormente di 2 settimane dunque.

Sono veramente stanco di questi politici che non ne combinano una buona – afferma ancora AnicetoDecidono tutto e il contrario di tutto, con il Covid che ormai si è trasformato in una semplice influenza. Ancora c’è confusione e a questo punto, con questo Governo, è meglio che le discoteche restino chiuse fino all’estate per riaprire poi a pieno regime. Non è giusto essere trattati come dei bambini all’asilo in castigo. Non abbiamo bisogno di contentini e aperture a intermittenza, che fanno solo male al settore e creano confusione e discontinuità. In questo momento abbiamo solo bisogno di aiuti economici per tutti quelli che lavorano nel settore. Resto comunque scandalizzato da Sanremo – conclude – Ho degli amici lì e ci sono dappertutto dei grossi assembramenti. Trovo veramente squallido dare la possibilità al Festival di ripartire quasi a pieno regime e considerare le discoteche ancora come Satana”.

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