I cittadini romeni residenti in Italia chiedono aiuto, il Senatore Sosoacã scrive a Di Maio: “no obbligo vaccinale e Green Pass, grave violazione dei diritti umani”

lettera romania di maio
StrettoWeb

Molti cittadini romeni presenti in Italia stanno facendo rientro nella propria Nazione e per questo il Senatore romeno Diana Sosoacã ha inviato una lettera al Ministro degli Affari Esteri: “la prego di tornare alla normalità, all’umanità, all’amore e alla preoccupazione per tutti. Spero che crediate ancora nella democrazia!”

Il Senatore romeno Diana Sosoacã ha inviato una lettera al Ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, e all’ambasciatore d’Italia a Bucarest, dott. Alfredo Maria Durante Mangoni. Viste le ultime iniziative “riguardanti l’intento di introdurre l’obbligo vaccinale per i cittadini, trasformato da coercizione in certezza, soprattutto nella Repubblica Italiana, dove si trovano ufficialmente oltre 2 milioni di romeni, la cui situazione mi preoccupa, in qualità di Senatore della Romania ho l’obbligo di difendere gli interessi, la vita, i diritti e le libertà civili dei miei connazionali, ovunque essi si trovino”. L’avvocato Diana Sosoacã, a difesa delle sue parole, fa presente gli Articoli 1, 3, 7 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ripresi nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.

Al Senatore Diana Sosoacã sono pervenute numerose segnalazioni da cittadini romeni presenti in Italia che chiedono aiuto. “Qui Radio Londra International” ha provveduto a far circolare il documento sul web. “Anche a seguito dell’appello dei cittadini italiani, che apprezzano la mia lotta e richiedono il mio intervento nella difesa del loro diritto di scegliere se vaccinarsi o no, sono costretta prendere posizione, soprattutto a causa del fatto che nella Repubblica Italiana le condizioni di vita sono talmente dipendenti dell’atto della vaccinazione, che ai cittadini romeni che vi si trovano non viene praticamente rispettato il diritto alla vita, all’integrità della persona, al lavoro, alla salute, ecc…; si è arrivati al punto che un atto medico da ripetere all’infinito sia condizione persino per respirare in Italia, il che è inaccettabile e inammissibile in una società democratica, in uno stato membro dell’Unione Europea”, prosegue il Senatore.

“Condizionare l’esercitazione del proprio lavoro – si legge ancora – all’effettuazione dell’atto medico di vaccinazione contro il Covid-19 con un vaccino sperimentale per un’influenza creata in laboratorio e che può essere curata con successo, come sono riusciti a fare migliaia di medici a livello mondiale, senza che venga preso in considerazione il diritto di scelta di una PERSONA CHE NASCE LIBERA, condizionare la scolarizzazione alla vaccinazione, la spesa quotidiana necessaria, l’uso del trasporto pubblico o privato a questo atto medico e a tutte le altre coercizioni che vengono applicate in Italia non fanno altro che discriminare i cittadini che scelgono di non vaccinarsi, portano alla violazione dei diritti fondamentali che la Repubblica Italiana si è impegnata a rispettare; inoltre, tutto ciò che sta accadendo, mi dispiace affermarlo, ricorda il periodo di triste memoria degli anni 1940, il che sarebbe deplorevole che accadesse, ed è una situazione alla quale non accetto che vengano sottomessi i cittadini europei”.

“La libertà non va negoziata – scrive ancora Sosoacã – , è un diritto con il quale si nasce e si muore, ma senza essere uccisi dalle autorità. Le faccio presente che difenderò i miei concittadini, ma anche coloro che chiedono il mio aiuto, con tutti i mezzi legali che ho a disposizione. Non è possibile che venga condizionato l’andamento della vita dataci da Dio ad atti medici di vaccinazione, soprattutto quando nessuno risponde per questi ultimi”. Il Senatore romeno, quindi, è fermamente contrario all’obbligo di vaccinazione per i cittadini Over 50: “lo stress, la paura, l’angoscia, la disperazione portano ad effetti negativi sul sistema immunitario e persino alla morte, soprattutto per suicidio. I romeni sono disperati ed implorano il mio aiuto. Hanno case acquistate a rate, automobili, bambini a scuola, lavorano e ora sono costretti ad andare via. E’ un problema sociale grave. Le chiedo perciò cortesemente di fare un passo indietro per queste misure che portano alla cancellazione dei diritti fondamentali dell’uomo, che provocheranno soltanto antipatia e scontro sociali. La prego di tornare alla normalità, all’umanità, all’amore e alla preoccupazione per tutti. Spero che crediate ancora nella democrazia! L’unica cosa che porterà la tranquillità, la pace e il rispetto reciproco sarà l’annullamento delle misure della cosiddetta pandemia Covid-19 e, soprattutto, la rinuncia alla vaccinazione con un siero sperimentale che già produce effetti negativi e letali a livello mondiale. La prego: ami l’Italia, gli italiani e i romeni insieme, come anche tutte le Nazioni che lavorano e vivono in Italia e la costruiscono!”, conclude il senatore Sosoacã con l’ultimo appello al Ministro Di Maio. Scorri la gallery scorrevole a corredo dell’articolo per leggere il documento completo.

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