“Io chiudo le scuole, Draghi mi rimuova da amministratore”: il Sindaco sfida il Governo, ma la linea dell’esecutivo è chiara

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“Tanti positivi vanno in giro, la situazione è sfuggita di mano. Io devo salvaguardare la salute dei miei concittadini”: il Sindaco di Raffadali (Agrigento), Silvio Cuffaro, lancia un messaggio chiaro al Premier Draghi e al Ministro Bianchi

“La situazione è fuori controllo, i numeri che possiedo sono da zona rossa, quindi le scuole resteranno chiuse”. Il sindaco del Comune di Raffadali (Agrigento), Silvio Cuffaro, annuncia che non farà un solo passo indietro rispetto alla decisione di proseguire con la Dad, nonostante le limitazioni dei poteri decisionali in materia imposte dal governo nazionale in materia. Sul rientro a scuola si è infatti acceso uno scontro istituzionale: non solo in Sicilia, dove il governatore Nello Musumeci ha deciso di impugnare l’ordinanza del Sindaco di Messina Cateno De Luca, ma anche a livello nazionale, con il Premier Mario Draghi pronto a fermare il Presidente della Campania Vincenzo De Luca.

Cuffaro non intende far tornare in classe gli studenti a causa della notevole crescita dei contagi da Covid-19 e si rivolge direttamente al Ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi per lanciare un messaggio chiaro: “Lei se vuole mandare i suoi figli a scuola li mandi, io li manderò solo se c’è la sicurezza. E oggi io reputo che questa sicurezza non ci sia. Chiuderò le scuole, a costo di farmi rimuovere come Sindaco. Questa è una scelta scellerata. Io non riesco a capire niente di questo Paese. Signor Ministro, io conosco la realtà del Comune che amministro, se Lei non conosce la realtà dell’Italia, dello Stato di cui è Ministro, io conosco la realtà del mio comune, dal primo all’ultimo confine e so la situazione come è ed è una situazione preoccupante, per me, per i miei cittadini e per tutti. Prenderò le scelte che sono necessarie per salvaguardare la salute e la vita dei miei concittadini”.

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