Cessione Catania, asta deserta per mancanza di domande di partecipazione: la società rischia di scomparire

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L’udienza per la vendita del Calcio Catania è stata un buco nell’acqua: nessuno interessato all’acquisto del club che rischia di scomparire

L’udienza di vendita in forma telematica della società fallita Calcio Catania Spa è andata deserta per mancanza di domande di partecipazione“. Lo ha reso noto il tribunale di Catania esprimendosi in merito alla procedura avviata dopo il dichiarato fallimento della società dello scorso dicembre. Due mesi fa, infatti, la sezione fallimentare del Tribunale cittadino aveva accolto l’istanza della Procura della Repubblica annunciando il fallimento del Catania Calcio Spa, autorizzando l’esercizio provvisorio della società che resterà in vigore fino al 28 febbraio.

La vendita attuale, non andata a buon fine, comprendeva “diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori; struttura e organizzazione del settore giovanile; immobilizzazioni materiali; indumenti, merce store, targhe, coppe e trofei; due marchi registrati“. Non era compreso il titolo sportivo, che non può essere ceduto a terzi, ma può essere attribuito dalla Figc a una diversa società in presenza dei requisiti richiesti dalle norme federali.

All’orizzonte un futuro che non fa ben sperare. Se entro il 28 febbraio non ci sarà alcuna offerta, la società rischia di scomparire. Per ora le vendite, nel mercato invernale, di Calapai, Maldonado e Borriello, la rescissione consensuale di Ceccarelli, i premi di valorizzazione di Greco e Moro dopo le firme con Vicenza e Sassuolo, hanno dato un altro mese di vita alla società. Ma servono compratori, prima che sia troppo tardi.

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