Covid, l’immunologo Clerici: “si al ‘Freedom Day’ in Italia a fine marzo, ma terrei il Green Pass. Nuova ondata in autunno? Ritengo difficile, virus diventerà un raffreddore”

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“Se non sei vaccinato ti arrangi, ma per tutti gli altri che sono il 90% io credo che entro il 31 marzo sia giunto il tempo di riavere la propria vita”, afferma il docente di immunologia dell’università degli Studi di Milano

“Ormai in Italia intorno al 90% ha completato il ciclo vaccinale anti-Covid e secondo me siamo veramente alla fine dell’emergenza. Questo Sars-Cov-2 resterà con noi per un po’ di anni, ma tenderà a diventare pian piano più vicino al raffreddore. Credo che questa sia la fase finale, e sono ragionevolmente sicuro che non ci sarà un’altra ondata a settembre”. E’ lo scenario che, secondo l’immunologo Mario Clerici, si prospetta per l’estate e poi per la prossima stagione invernale. Per il docente di immunologia dell’università degli Studi di Milano e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi, il freedom day tricolore non è lontano. “Il 31 marzo”, data in cui scadrà lo stato di emergenza, “piuttosto che il 2 aprile, uno di questi giorni insomma, credo possa essere il nostro ‘open day'”, dice all’Adnkronos Salute commentando gli annunci in questa direzione fatti dal governo di Boris Johnson in Gran Bretagna.

“Anche per l’Italia io credo che nel giro di pochissimo tempo si possa fare”, riflette. Ma c’è una condizione: “manterrei il green pass fino all’estate – suggerisce l’esperto – perché avendo questo strumento attivo stiamo un po’ più all’occhio. Lo manterrei anche per mandare un messaggio di serietà, un monito sull’importanza del vaccino. Ormai siamo al 90% di popolazione coperta. Si può dunque pensare a un ritorno alla normalità, pur mantenendo come unica restrizione il super green pass. Quindi, se non sei vaccinato ti arrangi, ma per tutti gli altri che sono il 90% io credo che entro il 31 marzo sia giunto il tempo di riavere la propria vita. E con questo unico paletto il ‘freedom day’ lo fisserei al 31 marzo”.

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