Covid, Vaia: “quarta dose? Assolutamente no! Dobbiamo resistere alle pressioni delle case farmaceutiche”

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Le parole del Direttore dello Spallanzani di Roma Francesco Vaia su Green Pass e quarta dose

“Sul Covid si sono giocate tante partite: quella professionale, quella economica, quella politica. Ecco, non vorrei che ora se ne stia giocando un’altra, quella ideologica. Il Green Pass e l’obbligo sono strumenti con una valenza per un tempo determinato, dopodiché questo andrà tolto, ma dirlo stasera è un errore. In Italia il certificato verde ha funzionato perché l’Italia è uno dei paesi con i più alti tassi di vaccinazione”. Parla così a Piazza Pulita, su La7, il Direttore dello Spallanzani Francesco Vaia. “Strumenti come l’isolamento, la quarantena, la mascherina, hanno avuto una grande valenza in alcuni momenti, ma poi vanno abbandonati perché bisogna guardare avanti”.

Su vaccini e quarta dose, Vaia è categorico. E conferma anche le pressioni delle case farmaceutiche: Dobbiamo fare un’altra dose? Assolutamente no! Chi ha fatto il booster, lo dicono i dati e le terapie intensive che diminuiscono, ha avuto per la gran parte dei casi un raffreddore. Chi ha avuto altro magari poi si scopre che era anziano e con altre patologie. Sulla quarta dose dobbiamo resistere, perché ci sono le pressioni. Delle case farmaceutiche? Anche. Forse sono anche degli interessi legittimi, è evidente che chi produce ha interesse a vendere”. 

“Sono convinto, come della libertà di stampa, anche della libertà di scienza – prosegue Vaia – Io dico che per me quarta, quinta e sesta dose non servono, ma si deve arrivare poi in autunno a un vaccino che non è il pronipote di Wuhan, ma che abbia una capacità universale. Ci si sta lavorando ed entro l’autunno secondo me ce la faremo. E un’altra arma sono le terapie, che stiamo già attuando. In questo momento quello che funziona è la pillola antivirale, che blocca la replicazione del virus, verso la progressione della malattia grave. Lo fa il paziente nei primi giorni, quello che poi rischia di avere un decorso grave, perché magari ha altre patologie. I risultati sono estremamente buoni. Dopo vaccino e terapie ci sono poi gli interventi strutturali, che non abbiamo attuato ancora. Vedo ancora bambini a scuola con la mascherine, sono immagini che fanno male. La ventilazione meccanica protegge tre volte di più della mascherina”.

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